Libera "orgogliosa" del sì di San Marino all'ONU e plaude al comunicato DC

Ricorda il suo ordine del giorno approvato all'unanimità - dopo una mediazione - dal Consiglio. E si augura "possa sancire un punto fermo anche per il futuro". Sui corridoi umanitari "c'è la volontà di San Marino di ospitare bambini di Gaza”

Libera saluta con orgoglio il sì di San Marino all'adesione della Palestina all'ONU. Non c'è da stupirsi, da sempre combatte affinché il Titano riconosca lo Stato palestinese, unico modo – dice Giuseppe Morganti – per mettere fine alla guerra. Le sofferenze dei civili lo toccano nel profondo: “Ogni mattina – racconta - mi sveglio con le immagini dei bombardamenti a Gaza”. E dopo tante battaglie e prese di posizione, Libera sente quel sì anche un po' suo. “A dicembre del 2023 – ricorda Morganti - abbiamo presentato un ordine del giorno che non è stato respinto ma messo in stand-by. La Segreteria Esteri ci ha riflettuto e ha fatto proposte modificative. Il 15 marzo di quest'anno siamo arrivati ad una proposta che ha ottenuto l'unanimità dei consensi in Consiglio Grande e Generale. Siamo orgogliosi che la base di quell'ordine del giorno sia partita da Libera ma non vogliamo piantare nessuna bandierina. Siamo molto contenti che San Marino finalmente abbia intrapreso questa strada e si sia anche distinta rispetto ad altri Stati che invece non hanno avuto ancora il coraggio di prenderla”.

Marica Montemaggi si augura che quell'ordine del giorno, uno degli ultimi atti compiuti dal Consiglio prima del suo scioglimento, "possa sancire un punto fermo anche per il futuro". Rimarca il ruolo della popolazione nell'esercitare pressione sui potenti e chiede di riflettere su “come vogliamo declinare il termine di neutralità attiva di cui ci facciamo promotori”. “Neutralità attiva – chiarisce Morganti - significa non rimanere indifferenti di fronte ai conflitti. Io sono neutrale e quindi voglio entrare nelle dinamiche delle nazioni in conflitto cercando di capire le ragioni dell'una e dell'altra parte e fare sì che possano cominciare a dialogare e non spararsi addosso come sta succedendo oggi”.

Marina Lazzarini ricorda i viaggi nei territori occupati, dove ha potuto toccare con mano disagi e sofferenze. “Essere pro Palestina - puntualizza- non significa essere a favore di Hamas ma di un popolo senza terra”. Il pensiero torna ai civili morti, ai feriti, agli orfani. Riguardo a corridoi umanitari “c'è la volontà di San Marino di ospitare i bambini di Gaza”. "Sulla nostra proposta - dice Libera - abbiamo trovato sostegno della Segreteria Esteri, si è mossa l'ambasciatrice Albertini, si sta muovendo il Segretario stesso. Adesso si sta cercando di capire come fare a dare ospitalità ai bambini che ne hanno un assoluto bisogno. Si parla addirittura di 40.000 orfani”. Infine, una nota politica. Morganti plaude al Pdcs per quanto scritto sul voto di San Marino all'ONU. “Dentro a quel partito – commenta– qualcosa si muove”.

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