Libera: riflessione sulla fragilità. "Community building" per risvegliare il senso di comunità
Prosegue il ciclo di incontri promosso dalla forza di opposizione
La serata si è aperta con una fotografia sui numeri, allarmanti, legati alla denatalità sul Titano e il progressivo invecchiamento della popolazione con evidenti conseguenze sul welfare. Situazione che ci mette di fronte a precise responsabilità. Franco Santi, ex Segretario di Stato alla Sanità, invita alla riflessione partendo dal presupposto che per la costruzione di una società per tutte le età occorrano progetti e interventi concreti. Vincenzo Zafferani, alla guida dell'Associazione Parkinson, illustra l'attività svolta sul territorio soffermandosi sull'importanza di sostenere la figura del Caregiver, inserendola a pieno titolo nel nucleo di operatori che garantiscono il benessere e l'assistenza ai cittadini anche con il necessario supporto psicologico a questa figura compresa la sua partecipazione attiva sul piano terapeutico e riabilitativo.
Mara Morini, già Direttore sanitario Iss, rilancia il modello del community building, ovvero mettere a fattore comune tutte le risorse disponibili per concretizzare progetti – dai centri ricreativi diurni alle attività intergenerazionali – che possano, sotto il profilo sociale e comunitario, dare sollievo e risposte sul futuro.
In linea Franco De Felice, docente di gestione dei servizi sociali presso l'Università di Urbino: “Per dare una migliore prospettiva di vita ai soggetti fragili – dice – dobbiamo ripensare le strutture, residenziali o diurne che siano, non in termini di minutaggi ma di relazioni interpersonali, per non perdere di vista la mission dei servizi. A tal fine servono quindi più risorse economiche – si è detto – ma anche umane da valorizzare.
Insiste sul concetto di fragilità Enrico Rossi, Direttore della Geriatria Iss, e perentorio indica come prioritaria una decisa azione di potenziamento dei servizi assistenziali sul territorio.
L'impegno infine di Gian Luca Montanari, Segretario generale CDLS, per la necessaria messa a punto di una piattaforma sociale, dove lo Stato, ma la sollecitazione riguarda in generale la politica, coordini la messa in campo di tutti gli strumenti utili a costruire il senso di comunità che permette di affrontare le difficoltà quando si presentano, - è l'analisi conclusiva - innescando un percorso virtuoso che ci caratterizzi come Paese.
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