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Libera su future alleanze: "Saremo a fianco di chi prenderà le distanze dal malaffare"

Venerdì si apre il Congresso dell'unificazione "nella massima sicurezza". Si punta ad un unico candidato a segretario. Le prime indiscrezioni

di Monica Fabbri
11 nov 2020
Sentiamo Michele Muratori
Sentiamo Michele Muratori

Dopo circa un anno dalla sua nascita, Libera si appresta a celebrare il Congresso che sancirà la tanto agognata unificazione. “Un momento importante non solo per noi ma anche per lo scenario politico”, esordisce Michele Muratori, “un traguardo positivo” – aggiunge Guerrino Zanotti - “in un contesto in cui si vedono segnali di malumore in maggioranza e con gruppi politici che stanno vivendo un travaglio interno”. 

Il Congresso rilancerà temi cari a Libera, vale a dire: diritti, lavoro, ambiente, cultura. La sua proposta politica – costruita sull'agenda 2030 dell'Unione Europea - si baserà su dialogo e confronto, come dimostrato – ricorda Zanotti – nell'ultima parte della passata legislatura, mettendo fine, con la legge sulle risoluzioni bancarie, ad una vicenda, quella del Cis, che si protraeva da anni. Libera punta ad arrivare alla nomina del Segretario con un unico candidato condiviso da tutti. Indiscrezioni danno il nome di Matteo Ciacci. In attesa della mozione conclusiva che indicherà gli interlocutori politici con cui gettare le basi per future alleanze, Muratori e Zanotti si appellano all'anima pura del parlamento: Libera – dicono - sarà al fianco di chi avrà il coraggio di prendere le distanze dal malaffare. 

Sarà un Congresso a ranghi ridotti, con presidi rigorosi. Si svolgerà sia in presenza che da remoto. Piattaforme on line permetteranno ai delegati di seguire ed intervenire a distanza, sia dalle sedi di SSD e Civico10, che dalla propria abitazione. E nella garanzia di massima sicurezza, Muratori torna ad attaccare la decisione dei Segretari Tonnini e Ciavatta di non sottoporre a tampone preventivo tutti i consiglieri. “Non ci piace essere ritenuti dei privilegiati. Siamo cittadini come tutti gli altri. Abbiamo famiglie e colleghi di lavoro con cui interagiamo quotidianamente. La sicurezza in Consiglio è la sicurezza che portiamo nel resto della comunità".


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