Libera sulla riforma dell'ordinamento giudiziario: "Troppa fretta, non è una legge del solo governo"
Il partito presenterà oggi stesso al Greco le proprie rimostranze affinché l'organismo sappia che non tutti sono d'accordo
Libera protesta per la presentazione della riforma dell'ordinamento giudiziario, “troppa fretta – dice – senza il necessario confronto”. La protesta arriverà direttamente al Greco, il Gruppo di Stati contro la corruzione del Consiglio d'Europa, per comunicare ufficialmente che non tutti, a San Marino, sono d'accordo con l'impostazione del nuovo ordinamento giudiziario. Il Greco insomma, secondo Libera, è solo un pretesto. Su 14 raccomandazioni dell'organismo ne vengono accolte solo una minima parte e parzialmente. Nulla, ad esempio, per prevenire la corruzione di parlamentari e giudici. “Sulla giustizia il Segretario di Stato Ugolini – rileva Guerrino Zanotti – è Speedy Gonzales, si muove in tutta fretta, mentre sull'altra delega, la famiglia, va come un bradipo. Poteva passare alla storia come il Segretario che aveva riportato la pace nel tribunale, ma sta fallendo. Disattese tutte le nostre proposte”, conclude. Senza contare, fa notare Giuseppe Morganti, che il nuovo consiglio giudiziario diverrebbe organo autoreferenziale, senza alcun controllo e, dunque, senza bilanciamento tra i poteri dello Stato. “La presenza degli avvocati poi – chiude – è incompatibile col suo buon funzionamento: proprio perché rappresentanti di interessi particolari, certo non possono decidere quali giudici possono entrare o quali meritino avanzamenti di carriera”.
Nel video l'intervista a Eva Guidi, capogruppo di Libera
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