Mario Monti ha spiegato ieri che il governo non potrà "accogliere" tutte le modifiche al decreto liberalizzazioni che il Parlamento vorrà introdurre, se rappresentano un arretramento. Per il presidente della Bce Mario Draghi, le liberalizzazioni sono "una priorità" per l'Europa, perché il vecchio welfare è superato. Napolitano ha criticato gli "emendamenti ai decreti" che non rispettano gli argomenti trattati dal testo base, in particolare sul Milleproroghe, approvato ieri dalla Camera in via definitiva.
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