Libertà di stampa: accuse incrociate tra maggioranza e opposizione
Il tema della libertà di stampa entra nel dibattito politico di questi ultimi giorni dell'anno. A intervenire sono le forze di maggioranza e Denise Bronzetti del Gruppo Misto, tranne Domani Motus Liberi. In una nota congiunta criticano due emendamenti presentati da membri dell'opposizione per, scrivono, impedire allo Stato di esercitare l'azione civile e quindi chiedere eventuali danni in caso di processi penali nei confronti di giornalisti per fatti compiuti nell'esercizio delle loro funzioni.
Una proposta “incostituzionale” per le forze di Governo che avrebbe costituito, dicono, “una licenza di diffamare le istituzioni”. La maggioranza accusa invece Libera e Repubblica Futura, quando erano al Governo, di aver dato mandato all'Avvocatura dello Stato di agire nei confronti delle allora minoranze per posizioni espresse nei comunicati. In chiusura, una dichiarazione di sostegno alla libertà di stampa, con la disponibilità a “introdurre maggiori tutele verso i professionisti dell'informazione” nella legge in arrivo.
Rf però non ci sta e rimanda le accuse al mittente, parlando di un “comunicato delirante”. Il partito spiega di aver chiesto di non far costituire il Governo parte civile ma di farlo fare alla sola Avvocatura, così da risparmiare soldi pubblici. E attacca il Segretario alla Sanità sul “caso Serenissima”, accusa la maggioranza di aver avviato “una caccia alle streghe” sulla questione Grevio e ricorda il processo che vede coinvolti un editore e un giornalista per, rimarca Rf, aver pubblicato dati di interesse pubblico contenuti in un'archiviazione. “Continueremo a combattere per la nostra libertà”, promette il partito.
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