Banca centrale e credit crunch al centro dei lavori della Commissione finanze. Sulla prima, promossa da Cittadinanza attiva, i commissari invitano il Segretario di Stato per le Finanze a prendere posizione rispetto i vertici di Banca centrale per la presunta mediazione nelle trattative di due licenze bancarie. Lo stesso Capicchioni ribadisce invece che “non c'è stata trattativa”, ma solo l'azione conseguente per legge alla richiesta di acquisizione di un imprenditori interessato all'acquisizione di una licenza. Ma soprattutto, Capicchioni esorta a salvaguardare Banca centrale. E compie un accenno sulla vicenda dell'autosospensione dei tre membri del coordinamento di vigilanza: “La sospensione, la revoca, i giornali: è una situazione che non fa del bene al nostro Paese”. “Ora le licenze non ci sono più- assicura- sono state definitivamente bloccate”. Nel corso del dibattito sulla seconda mozione relativa al credit crunch, i commissari di Sinistra Unita e Civico 10 Tony Margiotta e Andrea Zafferani, presentano un ordine del giorno per impegnare l'Esecutivo ad assumere iniziative per facilitare l'accesso al credito tutelando maggiormente famiglie e imprese nel rapporto con le banche, attraverso “la trasparenza delle condizioni applicare e la possibilità di trasferimento dei rapporti tra istituti finanziari”. I commissari di maggioranza si dicono disposti ad approfondire alcuni temi ma non a condividere l'ordine del giorno che è stato respinto con 9 voti contrari e 5 a favore.
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