Lonfernini replica ai commercialisti e li invita ad evitare termini offensivi
"Parole che superano i limiti del rispetto reciproco specialmente se espresse da un organo che, storicamente, si è sempre concentrato su analisi tecniche, evitando opinioni che sembrerebbero avere un sentimento più politico".
Il Segretario di Stato Teodoro Lonfernini risponde alle severe critiche mosse nei suoi confronti dall'Ordine dei dottori commercialisti che hanno chiesto di rinviare l'entrata in vigore della riforma sull'occupazione, paventando altrimenti la chiusura di almeno mille aziende. I punti sollevati dall’ordine sono state principalmente due: la normativa relativa agli Amministratori e le norme sulle Società senza dipendenti. “In totale franchezza – scrive Lonfernini - non si comprendono i motivi di tale atteggiamento che non valorizza gli evidenti miglioramenti che la norma ha portato. L’acredine dimostrata – prosegue - non ha presupposti né dal punto di vista giuslavoristico né tantomeno economico”. Per Lonfernini le critiche espresse, non sembrano basate su dati concreti, ma spinte da altre questioni. “Invito l’Ordine – conclude Lonfernini - ad evitare alcuni termini in offensivi. Parole che superano i limiti del rispetto reciproco specialmente se espresse da un organo che, storicamente, si è sempre concentrato su analisi tecniche, evitando opinioni che sembrerebbero avere un sentimento più politico".
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