Luca Beccari: in autunno la firma dell'Accordo di Associazione; probabilmente con la Commissione UE uscente
Dossier europeo centrale, nell'azione di Governo di questa Legislatura. Dal Segretario agli Esteri il punto sui prossimi step e le possibili variabili
Senza soluzione di continuità, il focus sull'ingresso a pieno titolo del Titano nel mercato europeo. Il passaggio elettorale di giugno ha piuttosto rafforzato il mandato a mettere a terra l'Accordo di Associazione; e ciò dopo la parafatura, che aveva di fatto concluso il lungo negoziato con Bruxelles. Prossimo passo la firma, prevista nell'autunno. “Può essere ottobre, novembre”, afferma il Segretario di Stato Beccari; “entro l'anno ci immaginiamo la firma; dovrebbe essere con la Commissione uscente”.
Questo al netto di cambiamenti; che comunque non paiono all'orizzonte. Da considerare poi le tempistiche per l'atto finale: le rispettive ratifiche; degli organismi parlamentari della Repubblica e dell'UE. Se ne parlerà molto probabilmente nel nuovo anno, salvo tempi più brevi. Il Segretario agli Esteri sottolinea comunque come vi sia una “clausola di provvisoria esecutività”, già dopo la firma. Dal primo gennaio 2025, insomma, l'Accordo potrebbe produrre i propri effetti.
Tema di dibattito, in questi mesi, l'opzione referendum; già previsto invece da Andorra. Un'eventuale consultazione – osserva il Segretario Beccari – potrebbe incidere “più che altro sull'iter di ratifica”, dilatandone i tempi. Ipotesi che pare comunque remota, al momento; al netto di un'iniziativa diretta della cittadinanza. “Dagli ultimi dibattiti, confronti, che ci sono stati anche con le varie forze politiche – sottolinea il Segretario di Stato -, mi sembra di capire che forse siamo tutti orientati all'idea di dire: diamo attuazione all'Accordo, vediamo come va, vediamo cosa succede, e poi eventualmente ci confrontiamo su un referendum”.
Nel servizio l'intervista al Segretario di Stato Luca Beccari
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