Lunedì in aula il prestito da 500 milioni: titoli del debito pubblico e contratti di finanziamento
Il Governo introduce anche la spending review. Libera chiede un Piano Paese e la prima lettura delle riforme. RF vuol destinare il 45% al Fondo di sostegno per l'economia e il 30% alla ricapitalizzazione di Carisp
Domani si torna in aula per il passaggio chiave della Variazione di Bilancio: il maxiprestito da 500 milioni di euro. 33 emendamenti: 20 del Governo, 7 di Libera, 6 di Repubblica Futura.
Dal primo, modificativo dell'articolo 3, presentato dal Governo, le principali informazioni per capire le modalità di reperimento dei 500 milioni. Per ottenere il prestito sono previste due opzioni: l'emissione di titoli del debito pubblico e contratti di finanziamento. I titoli del debito pubblico saranno collocati sul mercato nazionale e internazionale mentre i contratti di finanziamento potranno essere stipulati con Soggetti Istituzionali Esteri, Organismi Internazionali, Banche centrali e Istituti di Credito e finanziari. In entrambe le modalità di reperimento delle risorse avrà un ruolo centrale la Commissione Finanze per l'espressione di un parere o l'adozione dei decreti delegati. Per promuovere il rientro di somme o strumenti finanziari detenuti all'estero parte dei titoli del debito pubblico potranno essere riservati a persone fisiche o giuridiche ovunque residenti o anche a cittadini stranieri residenti a San Marino.
L'articolo modificativo presentato dal Governo dà mandato anche per il contenimento e la riqualificazione della spesa pubblica, in altre parole per la “spending review”. Libera, con i suoi emendamenti, chiede di non destinare le risorse al disavanzo di bilancio, impiegandole invece in un piano che dovrà essere anticipatamente approvato, previa presentazione in prima lettura della riforma del sistema pensionistico e di quelle delle imposte dirette e indirette. Ad ogni modo, secondo la lista d'opposizione, l'operazione dovrà essere autorizzata dal Consiglio, con il vaglio ad ogni passaggio in Commissione Esteri e Finanze in seduta congiunta.
Repubblica Futura propone in prima battuta la soppressione dell'articolo sull'indebitamento e in subordine la destinazione delle risorse così suddivise: il 45% al Fondo di Sostegno e lo sviluppo dell'economia, il 20% al rimborso di Banca Centrale per anticipazioni di Cassa, il 5% all'Eccellentissima Camera e il 30% alla ricapitalizzazione di Cassa di Risparmio.