Maggioranza a confronto fra voci di crisi e voglia di rilancio
All'esame delle tre forze la road map del Governo. Chiedono pragmatismo e sui rumors di crisi imminente, Fiorini: "Si aprirà se non ci saranno le condizioni per garantire al paese un'azione seria ed efficace sui temi prioritari"
Giorni di incontri, in maggioranza, che ha riunito i propri organismi per discutere del piano di rilancio del Governo. Tra le priorità di SSD reperimento delle risorse finanziarie e gestione degli npl, partita legata filo doppio alla risoluzione della crisi del Cis. Il Segretario del partito chiede pragmatismo. “Vogliamo concretezza" – dice Alessandro Bevitori, che critica l'Esecutivo per “poca risolutezza ed efficacia”. “Inaccettabile che Alutitan o qualsiasi altro investitore – continua - sia ancora ostacolato dalla burocrazia”. La maggioranza ora dovrà coordinarsi e il Segretario si dice certo che in quel contesto usciranno dead line e scadenze precise.
“Vogliamo sciogliere i nodi focali” aggiunge Matteo Ciacci, che per Civico10 sono: risoluzione crisi Cis, piano per gli npl e rifinanziamento del sistema coinvolgendo opposizione, forze economiche e sociali. Priorità condivise anche da Repubblica Futura a cui si aggiunge, in prospettiva, la partita del percorso di associazione con l'Unione Europea. “Il governo si è impegnato su tantissimi fronti e problemi irrisolti da anni” - afferma Matteo Fiorini, che invita ad un approccio pragmatico e realista nell'individuare priorità e obiettivi raggiungibili, evitando di disperdere energie.
In questi giorni si fanno sempre più insistenti rumors di una crisi di Governo imminente. C'è chi è pronto a giurare che cadrà a luglio. “Mi fermano anche per strada per chiedermi se è vero” – conferma Bevitori, che parla di voci che si rincorrono da due anni. “È chiaro – spiega - che si è alzata la tensione riguardo al documento di rilancio del governo. Non un ultimatum – chiarisce – ma un crocevia per le scelte future”. “È una voce che gira ciclicamente”, gli fa eco Fiorini, “c'è chi ha interesse ad indebolire”. Parla di “normali tensioni” in maggioranza, come avviene in qualsiasi gruppo di lavoro che deve cimentarsi in sfide difficili. “Ma una qualsiasi crisi che fa parte della politica – aggiunge - si aprirà se venissero a mancare le condizioni per garantire al paese un'azione pragmatica, seria ed efficace sui temi prioritari”. Affermazione condivisa da Civico10.