"Maggioranza al capolinea", i socialriformisti chiedono voto anticipato
“La maggioranza è al capolinea, mi auguro che qualcuno stacchi al più presto la spina”. Il partito socialista riformista non usa mezze misure e tira le somme della settimana consiliare. Il capogruppo Paolo Crescentini e Federico Pedini Amati snocciolano le fragilità di un Patto che ha pochi punti di condivisione. Sugli immobili, in Consiglio, il capogruppo Dc è stato sconfessato da tre suoi consiglieri e da un segretario di stato. Il decreto sulla dirigenza, ritirato. Ciliegina sulla torta, la forte opposizione dei sindacati alla riforma tributaria. “In questo clima infuocato non vediamo come la maggioranza possa dare risposte al paese” dice Crescentini. “Serve un progetto economico, non provvedimenti ad hoc per fare campagna elettorale e gettare fumo negli occhi”, gli fa eco Pedini Amati. Questo è uno dei governo più duraturi, eppure non ha fatto nulla, per il Psrs, soprattutto in settori cardine come turismo e commercio. “Bisogna avere coraggio nelle scelte, dice il partito di opposizione, che chiede al governo di farsi da parte per andare al voto al più presto. Intanto mercoledì’ nascerà il soggetto politico insieme a Nuovo partito socialista. destinato a dare una spallata ulteriore alla maggioranza.
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