Maggioranza ricompattata dopo il vertice. Critiche le opposizioni
Le opposizioni intanto cercano di costruire una alternativa al governo. “Esecutivo in affanno e non in grado di gestire il Paese” – per Popolari e Alleanza Nazionale - che si dicono pronti ad andare verso la lista unica. Nel direttivo dei Popolari, dura requisitoria di Angela Venturini. L’ingresso dei DdC, che avrebbe dovuto “stabilizzare” la maggioranza, si è rivelato assolutamente inefficace. L’anello debole, secondo i Popolari, è AP, che per mantenere le poltrone si è “mangiata” 15 anni di iniziativa politica e che continua a minacciare il ritiro della sua delegazione, ma di fatto resta al suo posto.
Aria più serena sul fronte dell’opposizione che, dopo un percorso abbastanza accidentato, ha finalmente trovato la via per rinvigorire la sua azione politica in vista della costruzione di una coalizione alternativa all’attuale maggioranza. E i primi passi ci sono stati con la riunione di tutte le forze di minoranza, ad eccezione di SpL, per analizzare la situazione politica e mettere a fuoco alcuni punti programmatici sui quali c’è convergenza. Un'alternativa tutta da costruire che potrebbe avere una primogenitura già nel summit del fine settimana fissato a San Leo.