Dopo i dissapori della scorsa settimana, con momenti anche di forte tensione fra le compagini di governo, l’intesa si è raggiunta nell’ultimo vertice di maggioranza, quasi alla vigilia dell’apertura del confronto parlamentare sulla legge della finanza pubblica. In particolare si è trovato un punto di convergenza sui due aspetti posti sul tavolo: la tassazione delle società finanziarie e gli interventi in favore di turismo e commercio, i due settori tradizionali, fondamentali per l’economia del paese. Sulla prima questione, riduzione significativa dell’imposta prevista sui mandati fiduciari, e contenimento per quella che era stata definita la minimum tax, la tassa cioè di attività. Questa passerà dai previsti 25 mila euro annui a 15 euro. Intervento innovativo: la previsione del break-even, il punto di equilibrio per le nuove società finanziarie che per i primi due anni di attività saranno esonerate dal versamento della tassa annuale. Sul fronte del turismo e del commercio, la maggioranza ha deciso di prevedere in finanziaria un articolo specifico nel quale si impegna a varare una nuova legge per i due settori, che si collochi in un progetto complessivo di rilancio. Un prospetto pluriennale che preveda interventi di carattere legislativo ma anche amministrativo, con piani di incentivazione, credito agevolato e agevolazioni fiscali per tutti coloro che riqualificheranno le loro strutture in linea con quanto stabilito dal piano. Prevista anche una revisione dell’imposta monofase, con un calo di qualche punto che verrà fissato dal nuovo testo.
I più letti della settimana:
{{title}}
Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy. Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy