Il Partito dei Socialisti e dei Democratici, impegnato nella prima tornata di consultazioni dopo l’affidamento del mandato esplorativo, incassa il primo punto a favore nel colloquio che apre la lunga giornata: quello con i Sammarinesi per la Libertà, che senza mezzi termini assicurano la disponibilità ad entrare a far parte della coalizione di Centro Sinistra, a patto che – spiegano – si prendano in seria considerazione tre temi fondamentali, come lo sviluppo economico, il rapporti con l’Europa, e la questione della giustizia. Un “si” deciso, condizionato però da questi punti che si aspettano di vedere inseriti nero su bianco nel programma del prossimo Governo. Così non è stato, e non poteva essere diversamente, nel colloquio successivo, quello con Alleanza Nazionale che avrebbe preferito un colloquio allargato, insieme cioè alle forze che hanno dato vita al gruppo di coordinamento e non singolarmente. AN comunque non vede di buon grado l’ipotesi di un allargamento di questa coalizione e non ha mancato di manifestare questa perplessità alla delegazione del PSD. Critici anche i Popolari che confermano la loro posizione contrapposta ad un Centro Sinistra rimarcando invece l’impegno profuso per costruire un polo alternativo. Si deve lavorare sui temi importanti per il paese – hanno dichiarato – e questo ci aspettiamo. Paolo Bollini, appena diventato Consigliere Indipendente dopo il divorzio da NPS, ha confermato il suo progetto verso una coalizione di centro sinistra e dunque il suo appoggio al percorso, a patto che – ha dichiarato – si formi un Governo coeso e autorevole, capace di dare risposte concrete al paese e che la coalizione che si andrà a formare sia la stessa che si presenterà agli elettori: in questo caso – ha aggiunto – io ci sarò. Non ci sarà invece la lista civica Noi Sammarinesi, che oltre a non condividere ideologicamente la creazione di un centro sinistra, contesta la proposta fatta al tavolo della consultazione, a loro parere basata sugli schieramenti e non sul programma, sulle cose da fare. I Nuovi Socialisti ribadiscono la convinzione che serva un governo in grado di concludere la legislatura e quindi impostato sui programmi, e non un esecutivo debole che può far correre di nuovo i rischi di una sofferenza. Le elezioni anticipate restano però per NPS la strada più opportuna per creare le coalizioni previste dalla nuova legge ed uscire dai tatticismi politici. I Democratici di Centro confermano la loro identità di centristi riformisti e dichiarano la disponibilità a lavorare per un progetto politico di prospettiva. Dal colloquio, lasciano intendere, sono emerse interessanti convergenze. Positivo il giudizio anche degli Euro Popolari che dichiarano la disponibilità a partecipare con pari dignità alla costruzione di un progetto che sappia dare risposte al paese ma non ad aderire invece ad un progetto già esistente e steso da altri.
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