Manovra finanziaria tra notizie e smentite: in ballo anche i soldi destinati alle periferie
Le prime indiscrezioni trapelate sulla prossima manovra finanziaria erano state pesanti: aumento dell'Iva ed eliminazione del bonus da 80 euro, per trovare i soldi necessari a finanziare flat tax e reddito di cittadinanza. Ma i vice presidenti del Consiglio Matteo Salvini e Luigi Di Maio hanno smentito. “Non metteremo le mani nelle tasche dei cittadini”, dicono, aggiungendo che la scelta di mettere a capo dell'Agenzia delle Entrate un generale della Guardia di Finanza, Antonino Maggiore, “è un segno – spiegano – per mettere mano ai grandi evasori che hanno rubato”.
Notizia e smentita anche sullo stop ai fondi per riqualificare le periferie, in un emendamento al Milleproroghe. Tra questi, i piani per Corviale a Roma ma anche i 18 milioni destinati a Rimini Nord. Quasi cento sindaci annunciano battaglia ma Di Maio replica.
Il via libera definitivo lo darà la Camera in autunno, ma l'emendamento se da un lato prevede lo sblocco degli investimenti per gli enti virtuosi, dall'altro congela fino al 2020 i finanziamenti per 96 città per trasferirli ad un'altra cassa.
Infine il caos vaccini, il ministro Grillo ha depositato una legge sull'obbligo flessibile, “in cui spingeremo per il metodo della raccomandazione”, ha detto, e vuole andare avanti con l'autocertificazione per tutto il 2018, ma presidi e pediatri si schierano contro perché, spiegano, l'autocertificazione confligge con almeno due leggi.
Francesca Biliotti
Nel video l'intervista a Luigi Di Maio vice presidente del Consiglio