Sono due le date in ballo per il Consiglio Centrale della Dc che il presidente non ha ancora convocato: il 16 o il 17 novembre. In quella sede si discuteranno le proposte lanciate da Lonfernini e Mussoni sul futuro della dc. Per il Segretario al turismo il suo partito corre il rischio di schiantarsi perchè i fatti sono sulle carte giudiziarie e si leggono molto bene, ha dichiarato. Per questo chiede una riorganizzazione del partito che, dice, deve diventare una struttura più moderna. Se la proposta troverà sponde il confronto arriverà al congresso generale, la cui scadenza è fissata a novembre 2016. Una data da anticipare, per chi punta alla riorganizzazione. Una data da posticipare per chi, invece, sottolinea la concomitanza con la scadenza elettorale che – in caso la legislatura arrivasse al termine – vedrebbe il partito impegnato in un confronto tutto interno piuttosto che nel rapporto con gli elettori. Ci sono anche altri fattori in ballo. Per Pasquale Valentini e Giancarlo Venturini questo è l'ultimo giro in Congresso di Stato. Entrambi stanno per raggiungere la soglia dei 10 anni. Il Segretario agli esteri avrebbe già anticipato l'intenzione di ritirarsi dalla politica in prima linea per dedicarsi di più alla famiglia. Al Segretario agli interni invece in tanti starebbero chiedendo di avere un ruolo di primo piano nel partito. “Sicuramente il partito ha bisogno di riflettere sui fatti del passato - alla ribalta delle ultime ordinanze - sul suo presente e sul suo futuro, commenta il segretario della Dc. Il processo di rinnovamento, di cambiamento della politica è continuo. Chi non pensa a se stesso ma al meglio per il Paese e per il suo partito – sottolinea Marco Gatti - ha il dovere di creare le condizioni del rinnovamento, di formare le nuove leve guardando sempre un passo avanti rispetto all'oggi. Va anche dato atto, aggiunge, che la Dc si è completamente trasformata: rispetto al 2006 ci sono solo 3 figure ancora nel gruppo consiliare. C'è stato un grande cambiamento ma soprattutto – rimarca Gatti - stanno cambiando i metodi. Siamo grandi, complessi e consapevoli che per togliere abitudini e modi di fare serve tempo, anche perchè non vogliamo fare un maquillage cambiando nome e simbolo, vogliamo partire proprio dall'aspetto dall'aspetto educativo e valoriale”. Ma il segretario della Dc sente aria di elezioni anticipate? “Ci sono forti fibrillazioni in maggioranza, conferma Gatti, è possibile tutto. Bisogna vedere se le forze di Bene Comune riescono a trovare al loro interno le motivazioni che li hanno visti concorrere insieme per il rinnovamento del Paese. Sarà importante capirlo subito, conclude, perchè il Paese ha un bisogno di un governo forte, di una maggioranza che lo sostenga e di una condivisione forte sulle riforme da fare che si allarghi rispetto alla maggioranza stessa perchè le riforme non si fanno con un Paese diviso a metà”.
Sonia Tura
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