Il leader romagnolo della Lega si dichiara amareggiato per l’atteggiamento che San Marino sta assumendo nei confronti dell’Italia. Per Gianluca Pini qualche volta abbiamo anche avuto ragione, “ma chiedere ai frontalieri di pagare più tasse è una prova di forza che non porterà a niente”. “Non si possono ledere i diritti dei lavoratori - dichiara - così come l’Italia non può accettare che si possa incentivare la clandestinità con matrimoni di comodo, date le conseguenze a cui potrebbe portare questa situazione, aggirando la regolarità dei flussi. Se questo atteggiamento dovesse perdurare - minaccia - si potrebbe anche arrivare al blocco della libera circolazione tra Stati”. A Pini, considerato il pupillo del ministro degli Interni, Valeria Ciavatta risponde partendo proprio dall’incontro avuto con Maroni. “La questione matrimoni - sottolinea - non dipende da una legge sammarinese. San Marino si rapporta alla legislazione italiana esattamente come gli altri Paesi. La differenza - sottolinea - sta nella disponibilità che abbiamo dato al governo italiano di tenere in considerazione le loro esigenze e loro richieste. Tanto è vero - prosegue il segretario agli Interni - che ci sono stati già diversi colloqui, anche su questo argomento, con il ministro Maroni”. Valeria Ciavatta anticipa per gennaio un ulteriore incontro. “La nostra disponibilità - dice - è stata apprezzata e non c’è alcun contenzioso aperto su questa materia. Anche perché - conclude - quella dei matrimoni non è una novità né per noi né per Maroni”. Le iniziative sono state prese di comune accordo, dalle autorità competenti dei due Paesi, fin dal 2009.
Sonia Tura
Sonia Tura
Riproduzione riservata ©