CRISI POLITICA

Mercoledì l'Ufficio di Presidenza, la crisi arriva in aula

Si preannuncia un dibattito molto acceso tra tesi contrapposte

Dopo la conferenza stampa del Congresso di Stato che ha ribadito la volontà di proseguire la legislatura, superando la crisi politica innescata dallo strappo di Rete, l'attenzione si sposta sull'Ufficio di Presidenza di domani mattina che dovrà fissare date e ordine del giorno della prossima sessione consiliare. Facile prevedere un acceso dibattito tra i partiti dell'alleanza di Governo e le opposizioni che addirittura pongono dubbi sulla possibilità tecnica di proseguire la legislatura. Ciò che appare certo è che in ogni caso i numeri della nuova maggioranza saranno risicati e potrebbero addirittura ridursi, una volta superata la fase delle deleghe ad interim. Se infatti, come appare possibile dalle indiscrezioni, un consigliere in quota Npr, assumesse la guida di una delle due Segreterie di Stato lasciate da Rete, gli subentrerebbe in Consiglio Alessandro Rossi, di Demos, che è schierato all'opposizione. Un vero e proprio rompicapo istituzionale che, in caso di assenze in aula tra le file della maggioranza, esporrebbe anche al rischio del mancato raggiungimento del numero legale per validare le sedute del Consiglio. Circostanza recentemente verificatasi più volte, con una maggioranza superiore ai 40 consiglieri.

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