Messaggio degli Ecc.mi Capitani Reggenti in occasione della Giornata Internazionale dell'Infanzia e dell'Adolescenza
Una ricorrenza che quest’anno sancisce anche il venticinquesimo anniversario della Convenzione ONU sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che, per la prima volta, afferma in modo chiaro ed inequivocabile che tutti i minori del mondo sono dotati di diritti specifici da riconoscere e garantire.
Un atto di portata storica anche perché supera la fase della semplice enunciazione di principi morali per porsi quale strumento giuridicamente vincolante nei confronti degli Stati aderenti, con l’obbligo da parte loro di intervenire positivamente sul piano legislativo e operativo.
Auspichiamo che il significativo traguardo che si celebra quest’anno possa costituire l’occasione per rafforzare l’impegno assunto da ogni Stato con la ratifica della Convenzione e per promuovere un’efficace ed incisiva opera di sensibilizzazione ed attenzione nei confronti di passaggi cosi delicati e complessi dello sviluppo umano quali l’infanzia e l’adolescenza.
Assicurare i diritti fondamentali dei minori, soddisfare la loro esigenza di crescere in un contesto di amore, rispetto e cura, garantire loro difesa e protezione da ogni tipo di abuso o sfruttamento, discriminazione o violenza, costituiscono doveri inderogabili di ogni Paese civile e democratico.
Una piena tutela dei minori si fonda, certo, sulla garanzia della loro sicurezza e dignità, purtroppo ancora così pesantemente e drammaticamente violate in tante parti del mondo, ma anche minacciate da insidie presenti in maniera ben più subdola nelle nostre società.
“L’umanità ha il dovere di dare ai bambini il meglio di se stessa”: cosi recita il preambolo della “Dichiarazione dei diritti del fanciullo”.
Occorre pertanto affiancare ad una vigile ed intransigente azione di proibizione e repressione di ogni comportamento lesivo della dignità del fanciullo, un impegno serio e responsabile per costruire un avvenire migliore, con la piena consapevolezza del pesante impatto che i mancati investimenti sull’infanzia e sull’adolescenza di oggi potranno avere sul futuro dei nostri figli e del nostro Paese.
Non è accettabile che crisi di bilancio e difficoltà economiche possano portare a ridurre il sostegno alle famiglie più vulnerabili così come a diminuire gli interventi a favore della scuola e dei servizi per l’infanzia, colpendo la fascia più giovane della nostra popolazione.
La grande sfida partita nel 1989 con la Convenzione sui diritti dei fanciulli costringe tutti, pur nelle differenze di ruoli e di competenze, a ripensare in termini nuovi ai compiti educativi della società. Ci richiama altresì alla nostra responsabilità nei confronti dei minori e al dovere di offrire a tutti i bambini e adolescenti le stesse tutele e protezioni così come le stesse opportunità di crescere, giocare, studiare e migliorarsi.
E, con questa convinzione, oggi esprimiamo il nostro apprezzamento e ideale sostegno a tutti coloro che anche nel nostro Paese si impegnano con grande sensibilità e generosità per portare avanti progetti ed iniziative a favore e sostegno dell’infanzia del mondo.