Nel messaggio di insediamento la Reggenza ha voluto mettere l’accento proprio su quello che ha definito uno dei più complessi momenti storici, auspicando una rapida normalizzazione dei rapporti con l’Italia. “Non possiamo nascondere - ha aggiunto - che anche in ragione di alcune tensioni con il nostro vicino si sono purtroppo registrate una serie di criticità che coinvolgono il mondo bancario e finanziario, l’interscambio fra i due Paesi e, più in generale, molti aspetti della nostra economia”. Sottolineato il percorso virtuoso intrapreso dalla Repubblica verso la trasparenza, la collaborazione internazionale, l’adeguamento agli standard internazionali. Un percorso riconosciuto da numerosi Paesi europei ed extraeuropei. I capi di Stato si sono detti certi che anche la Repubblica Italiana riconosca l’impegno sammarinese, come già ha fatto la comunità internazionale. La ricerca di soluzioni per uscire da uno dei momenti più complessi può avvenire all’interno di una dialettica democratica che garantisca stabilità al paese, evitando una nuova fase di instabilità politica. Un messaggio per un fiducioso ottimismo. “Facciamo sì - ha detto la Reggenza - che San Marino venga riconosciuta per quello che è e che rappresenta, per le virtù che ha saputo esprimere nel suo secolare percorso democratico, per la saggezza che ha caratterizzato il modo di relazionarsi con gli altri popoli, per la generosità della sua gente e per l’equilibrio delle sue Istituzioni”. “Ci attende - ha concluso - un impegno corale, per diffondere l’immagine reale della Repubblica di San Marino. Soltanto con la partecipazione di tutti, del mondo politico-istituzionale, economico, sociale e culturale, riusciremo a conquistarci un meritato apprezzamento, che ci consentirà di guardare con fiducia oltre il buio della crisi”. I nuovi Capitani Reggenti
Sergio Barducci
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