Il caso dei lotti di Valdragone, la San Marino Giochi, la patente di guida ritirata a un consigliere, il caso della residenza prima concessa poi sospesa. Tante le questioni sulle quali il Governo non vuole fare chiarezza. Lo sostengono Augusto Casali, Monica Bollini, Giuseppe Rossi, Glauco Sansovini e Romeo Morri, che commentano le ultime vicende consiliari e puntano il dito contro la nuova maggioranza. “Non ci stupiamo tanto di Democrazia Cristiana e Partito Socialista – ha affermato Casali –simboli di un vecchio sistema duro a morire, quanto dei Democratici, che si sono accodati nel sostenere posizioni francamente insostenibili”. Le prove, secondo i cinque consiglieri, sono numerose, a partire dal rifiuto del Consiglio di concedere la procedura d’urgenza per l’istituzione di una Commissione d’inchiesta sui lotti di Valdragone “Non intralcerebbe l’azione della magistratura, che per la prima volta si è mossa basandosi sulla notizia di reato – fanno notare – anzi, sarebbe d’aiuto, come avviene ad esempio in Italia sulla vicenda Telekom Serbia”. E ancora, la convenzione con la San Marino Giochi, che secondo i partiti minori dovrebbe essere rescissa, anche alla luce delle nuove e scottanti rivelazioni emerse in aula. “E perché – si chiede Giuseppe Rossi – un segretario di Stato si vuole sottrarre a un’indagine amministrativa sul caso della patente ritirata?” Le opposizioni non demordono: “continueremo a insistere – concludono – finché i dubbi non spariranno”.
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