Missione FMI: Adesso.sm rilancia il piano per la stabilità
I rifermenti sono concreti: dagli effetti virtuosi sul settore immobiliare e dell'edilizia che discenderanno dal Nuovo Piano Regolare, fino alla partita importante che si gioca nell'accordo di associazione con l'Unione Europea, nell'accelerazione impressa, annunciando l'incontro del 29 gennaio tra la Reggenza e il Presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk a Bruxelles.
“Avviare le riforme subito”. Matteo Ciacci, capogruppo Civico 10, parte dal monito del Fondo Monetario per rilanciare il 2018 come “anno della svolta, per lo sviluppo” in una “volontà riformatrice - dice – è già della nostra coalizione, contro il conservatorismo, da un lato, ma anche contro a chi dice no senza fare proposte”. E indica due direttrici per lo sviluppo: “lavorare internamente per rendere attrattivo il Paese; avvicinare investitori privati seri”, spingendo sull'internazionalizzazione.
Entra nello specifico Roberto Giorgetti, capogruppo Repubblica Futura. Sul debito: “se raddoppia la percentuale rispetto al Pil, va rimarcato che almeno per la metà è ereditato dalle scelte del passato e proprio negli interventi a salvataggio del sistema bancario, sebbene fatti a spot e senza progettualità”.
Su Carisp: “Nessuna svendita dell'istituto, nessuna svendita degli NPL, anzi un percorso di salvaguardia nella massima garanzia e condivisione, a dispetto delle voci allarmistiche diffuse negli ultimi mesi”. E da qui un richiamo al metodo nel confronto politico: “Basta con la delegittimazione che danneggia l'immagine, mina la fiducia e le stesse prospettive di sviluppo” e, ricordando come il collegio dei garanti abbia bocciato tutti i ricorsi ai decreti varati dal Governo a tutela del sistema bancario, chiede di “ripristinare un clima che consenta un confronto sereno”. Confronto avviato nei fatti e proprio sul settore bancario: dal recente vertice sulla gestione NPL di Carisp, fino alla richiesta a tutte le forze politiche di presentare entro la settimana proposte - profilo e rosa di nomi – per il nuovo Presidente di BCSM. Maggioranza che torna a sottolineare la necessità di reperimento di risorse esterno, ma ricordando le osservazioni del Fondo: “Più che dove trovare risorse, ci viene chiesto di capire come modificare l'assetto per iniziare a produrre ricchezza”.
“La ri-privatizzazione di Carisp? "Non ora e non è la priorità. Servono scelte sostenibili, nella prospettiva del rilancio”. Un sistema bancario ridisegnato: apertura all'esterno, nel confronto da riprendere con l'Italia; rafforzamento delle funzioni di Banca Centrale e un rapporto con le vigilate per concretizzare il processo di ricognizione dell'AQR; necessità di una riqualificazione profonda delle professionalità nel fare banca.
AS