Moneyvall: rimandati a settembre
Resta quindi sospesa la possibilità di un ingresso nella white list, l’elenco dei paesi virtuosi al quale la Repubblica aspirava per chiarire definitivamente la propria posizione. La nuova normativa è stata apprezzata dagli esperti di Strasburgo, che hanno valutato positivamente i passi compiuti verso la trasparenza, in linea con le raccomandazioni del Moneyvall e del Gafi, il Gruppo di Azione Finanziaria. Ma questo, almeno al momento, ma non è stato ritenuta sufficiente per interrompere la procedura rafforzata.
Una doccia fredda per San Marino, anche se c’era chi se l’aspettava, convinto che l’Europa avrebbe voluto procedere con la massima cautela, attendere l’applicazione concreta della legge, valutare i risultati e solo successivamente sciogliere la riserva.
E’ un esito che comunque viene accolto con amarezza negli ambienti politici ed economici. Il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Antonella Mularoni, commenta a caldo puntando il dito su una politica di inadempienza che ha segnato l’azione di San Marino negli anni. “E’ un vortice - dichiara - nel quale ci siamo finiti a causa di una assoluta trascuratezza. Stiamo facendo di tutto - aggiunge - perché a settembre prossimo possiamo tornare ad essere considerati un paese serio. In questo momento paghiamo il prezzo di una mancanza di fiducia totale nei confronti di San Marino e dobbiamo recuperare”.
Intanto San Marino si candida ad ospitare il seminario di formazione per i tecnici del quarto round di valutazione per il Moneyvall, che si terrà nel luglio prossimo. Una candidatura considerata positivamente dal segretariato dell’assemblea, che deciderà nei prossimi mesi.
Sergio Barducci