Monitoraggio Coe: lodi a democrazia diretta ma troppi decreti
Per Ugolini un report positivo, che riconosce gli sforzi di San Marino nell'adeguarsi agli standard richiesti. "Occorrerà ragionare su come rendere più qualificante il ruolo del parlamentare"
Il Consiglio d'Europa riconosce i progressi di San Marino sulla strada del diritto e loda il Paese per la sua “vasta e imponente gamma di meccanismi di consultazione istituzionale e di strumenti di democrazia diretta”. Al contempo, però, esprime preoccupazione per i numerosi rapporti che indicano come questi strumenti non siano sempre utilizzati come previsto dalla legge, e i suoi risultati ignorati o non implementati. Insomma, il Comitato di Sorveglianza incoraggia le autorità a garantire, e ove necessario a rafforzare, l'efficacia della democrazia diretta. Sotto la lente anche l'eccessiva decretazione.
Nella revisione periodica di monitoraggio, adottata all'unanimità, l'organismo di Strasburgo rileva infatti uno squilibrio tra potere legislativo ed esecutivo, con quest'ultimo troppo potente, che in pratica governa per decreto invece di aspettare che il Consiglio Grande e Generale indirizzi le politiche e agisca legislativamente. Raccomanda, per alleviare il problema, di rafforzare le condizioni di lavoro per i consiglieri, invitando ad affrontare la questione nel contesto delle future riforme istituzionali. Il comitato riconosce i benefici democratici dei “forti legami umani tra esecutivo, rappresentanti eletti e cittadini sammarinesi” ma in parallelo ne teme l'impatto sul funzionamento del sistema di controlli ed equilibri, nonché per la vulnerabilità delle istituzioni democratiche e dei loro titolari alla corruzione e a potenziali conflitti d'interesse. Accoglie quindi con favore le riforme attuate da San Marino riguardo ai rami del potere legislativo e giudiziario, in linea con le raccomandazioni del GRECO.
Il Segretario alla Giustizia Massimo Andrea Ugolini ringrazia la delegazione sammarinese presso il Consiglio d'Europa e tutti gli attori istituzionali per il lavoro svolto. Giudica il report positivo in quanto – spiega – "riconosce gli sforzi messi in campo da San Marino per adeguarsi a tutti gli standard richiesti. Sicuramente – aggiunge – il paese dovrà continuare ad impegnarsi per migliorare i punti di criticità evidenziati. E nell'ottica delle future riforme istituzionali occorrerà ragionare su come rendere più efficiente e qualificante il ruolo del parlamentare sammarinese".
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