Movimento Rete: Un Consiglio “divertente”
Luigi Mazza, il capobastone di maggioranza, l'imperatore che col cenno di un pollice verso decide delle sorti di emendamenti e proposte consiliari, era in grande difficoltà giovedì 17, dopo che il finanziamento al suo amato Meeting (rinviato a giudizio per truffa) ha registrato 26 voti a favore e 26 contrari (mannaggia a quei due astenuti...).
Inutile dire che questo risultato si ripercuote sulla (già debole) figura del Segretario Valentini, noto remissivo ciellino, cui in seguito è stato sostanzialmente inflitto un commissariamento sottoforma di delega alla Cooperazione Internazionale assegnata alla neo-Segretaria Antonella Mularoni.
D'imperio la maggioranza di Mazza ha imposto che si votasse nuovamente, in serata, l'ordine del giorno di RETE che bloccava i finanziamenti al Meeting, nonostante il parere negativo di tutti i gruppi di opposizione.
Ma evidentemente l'autorevolezza di Mazza non è più quella di un tempo, e fortunatamente qualcuno in maggioranza vota con la propria testa e non in base alla direzione del pollice di Mazza.
Se nel pomeriggio erano stati 3 i consiglieri di maggioranza a votare contrariamente ai desiderati di Mazza, in serata sono stati 4: non sufficienti per impedire che San Marino continui a finanziare un ente per cui è stato chiesto il rinvio a giudizio per truffa (votazione finita con 28 voti favorevoli e 29 contrari), ma sufficiente per mandare in fibrillazione la maggioranza.
Successivamente alla seconda votazione per il nostro ordine del giorno, la maggioranza è andata in confusione, e anche l'ordine del giorno che la stessa maggioranza aveva presentato per la situazione in Ucraina è finito in pareggio, sempre 26 a 26... sempre con i soli due astenuti (mannaggia a loro).
A quel punto il capobastone Mazza perde le staffe e si fa nero in volto: se ne parte con una sfuriata sull'ordine del giorno presentato da RETE, Civico 10 e Sinistra Unita per dare vita ad una commissione d'inchiesta sul caso Carisp, ordine del giorno successivamente integrato e sottoscritto da ogni gruppo consiliare. Mazza vuole dare la zampata serale, dimostrare che ancora le sue indicazioni hanno un peso... invita sostanzialmente la DC a non votarlo.... ma a stretto giro di posta gli risponde il suo collega di maggioranza Mario Venturini: “Lei Mazza non può impedire che io esprima le mie intenzioni”, esordisce.
Così, anche su questo ordine del giorno Mazza non colleziona più di 16 voti a suo favore, perdendone 5 nel suo stesso partito, e la commissione su Carisp vedrà finalmente la luce.
Insomma, un Consiglio che ha messo in mostra le contraddizioni e debolezze di questa maggioranza.
In tutto questo -dato che la stampa ne è rimasta strabiliata- il nostro voto a favore della sostituzione del Segretario uscente Fiorini con il neo-Segretario Mularoni. Non c'è alcun arcano: abbiamo votato in coscienza, tenendo conto della straordinarietà (umana e familiare) che ha condotto a questo avvicendamento. Di fronte a questo il 75% di RETE ha deciso di non sottostare -perché a noi stanno strette le regole imposte, e votiamo come ci pare- alla logica per cui “l'opposizione deve dire no”. Data la straordinarietà, 3 di noi hanno votato a favore, e se qualcuno crede che questo sia un avvicinamento di RETE alla maggioranza lo lasciamo libero di crederlo.
Noi però crediamo questo: il governo è debole e contraddittorio. Noi senza prese di posizione obbligate o “opportune”, ma lavorando sulle contraddizioni e le insofferenze trasversali che emergono sempre più nella maggioranza e sulle quali vogliamo inserirci scombussolando il quadro, continuiamo a svolgere il nostro ruolo, quello dei destabilizzatori, che vogliono cambiare un sistema e un'intera classe politica, non solo avvicendare alcuni responsabili con degli altri.
Chi vivrà vedrà... noi intanto ci stiamo divertendo, per altri non ci pare sia lo stesso!
Comunicato stampa Movimento R.E.T.E. Rinnovamento Equità Trasparenza Ecosostenibilità