Movimento RETE incontra CSdL
Il primo della lista, è stato quello con Giuliano Tamagnini, Segretario Generale della Confederazione Sammarinese del Lavoro. Un incontro che ha visto protagonisti il tema del lavoro e una nuova visione dell’economia, per i quali il Movimento RETE ha idee e obiettivi ben precisi, lontani dai facili illusionismi della finanza (il programma politico è sempre sul sito www.movimentorete.org ).
Tanti i punti in comune venuti alla luce durante il confronto: dalla necessità di semplificare le norme burocratiche ed amministrative per le aziende, a quella di individuare i settori strategici su cui puntare per favorire una nuova occupazione di qualità (RETE intende puntare su energie rinnovabili e nuove tecnologie come alternativa all’”economia nera”). Si è parlato poi del superamento del monopolio Telecom sulle telecomunicazioni sammarinesi e della creazione di una filiera del rifiuto che rinunci fermamente all'ipotesi (irresponsabilmente ventilata da molti partiti) di installare un inceneritore in Repubblica.
La crisi economica e sociale in corso, ha chiarito RETE, è la manifestazione della crisi del sistema ultra-capitalistico imboccato nell'ultimo ventennio, gli economisti di tutto il mondo ce lo stanno ripetendo da tempo. L'idea di finanziare le attività pubbliche “a debito”, di favorire flussi multimilionari di denaro e di creare “ricchezza” sulla carta attraverso speculazioni finanziarie, ha fallito. Occorre focalizzare l'attenzione della politica sull'economia reale, quella sana, quella capace di favorire innovazione, creare nuovi posti di lavoro e premiare il merito. La creazione di un'eccellenza sammarinese (dalla ricerca all'artigianato, alla produzione) è una promessa troppo a lungo disattesa, tale da diventare un obbligo ormai improrogabile Così come è un obbligo, per un buon amministratore, ridurre sensibilmente le spesa pubblica corrente.
Non sono mancati punti di vista contrastanti. Ad esempio, la CsdL sostiene con forza l'ingresso di San Marino in Europa, al contrario del Movimento RETE crede che entrare in Europa adesso, per un piccolo paese come il nostro, equivarrebbe più o meno a rincorrere il Titanic con una scialuppa per salirvi sopra pochi istanti prima dell'impatto con l'iceberg!
CSdL non condivide neppure il principio statuario per cui RETE non vuole entrare in coalizione con chi ricandida persone che hanno avuto ruoli istituzionali in passato. Naturalmente RETE, che fa di questo principio uno dei propri punti di forza necessario alla rottura con il passato, accetta il punto di vista del sindacato (e ringrazia Tamagnini per la disponibilità e la collaborazione ) ma rimane fedele ai propri impegni.