Il movimento Per San Marino torna a pungolare l’alleanza AP-DC-PSD
Una critica in vista delle prossime elezioni, sotto forma di “cronaca da un matrimonio”: è cominciata la lite per la divisione dei beni, cioè le Segreterie di Stato. Satira a parte, la chiama “coalizione variabile”, nel senso che - chi più chi meno – sta cominciando a volgere lo sguardo altrove in cerca di nuovi appoggi. La DC, un po’ irritata per le insistenze di AP a voler vedere l’esito della commissione antimafia da cui qualcuno potrebbe uscire con le ossa rotte, fa prima l’occhiolino ai giovani UPR e PS, ma – trovandoli un po’ mosci - ammicca anche ai più maturi creando una gran confusione e mettendo a rischio l’alleanza. Sembra che la costituenda famiglia – scrive Per San Marino – non disponga del patrimonio dichiarato e che abbia molti debiti per cui si sta orientando a condividerli con altri tramite un suo allargamento. E la Chiesa – conclude – potrebbe chiudere gli occhi e legittimare un matrimonio allargato per ottenere benevolenza.
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