Mussoni (Pdcs) sulla verifica: "La maggioranza ne esce rafforzata. Faremo le riforme"
Opposizioni scettiche, incalzano su incertezza Green Pass dopo 15 ottobre. Rf propone commissione di inchiesta su magistratura e politica. Dolcini (Dml) perplesso su vaccino a minori. Unanimità su Afghanistan
Come c'era da attendersi la verifica di maggioranza ha caratterizzato gran parte del dibattito, nella giornata di apertura della sessione consiliare. Tutti gli esponenti delle forze politiche di Governo hanno, sostanzialmente, concordato sull'opportunità del momento di confronto richiesto da Rete e sugli esiti. Per il capogruppo Dc Mussoni questo Governo farà le riforme che quelli precedenti non hanno realizzato e la maggioranza ne esce addirittura rafforzata. Scettiche le opposizioni che non credono alla ritrovata unità d'intenti e sottolineano persistenti criticità, anche nei rapporti con l'Italia. A partire dall'incertezza sul riconoscimento del green pass sammarinese, dopo il 15 ottobre, con disagi soprattutto per chi studia e lavora oltre confine. Dolcini, di Domani Motus Liberi, ha espresso intanto contrarietà al concetto stesso di Green Pass e forti perplessità, in ogni caso, sulla vaccinazione ai minori. Rf nel pomeriggio ha presentato un ordine del giorno per l'istituzione di una commissione d'inchiesta su commistione tra politica e magistratura puntando il dito in particolare sul giudice delle appellazioni Valeria Pierfelici, anche sulla scorta di recenti dichiarazioni del consigliere di Libera Luca Boschi.
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Fermamente contrari diversi esponenti di maggioranza. Se avete delle prove – ha dichiarato il Segretario di Stato Marco Gatti – presentatele sede preposte. Proprio questa mattina il Segretario di Stato Ugolini aveva fatto sapere che il Governo si è costituito parte civile nel procedimento contro il Commissario della legge Buriani e l'ex Segretario di Stato Celli. La giustizia dunque, nelle sue varie declinazioni continua ad essere al centro del dibattito ed aspro terreno di scontro tra maggioranza e opposizione che invece hanno sottoscritto insieme un ordine del giorno sull'Afghanistan per impegnare il Governo a sostenere la pace e i corridoi umanitari per i profughi, specialmente donne e bambini. Concluso il comma comunicazioni l'aula ha esaminato il primo provvedimento in agenda e cioè l'aggiornamento nel numero dei componenti delle commissioni permanenti, aumentato da 15 a 18. Un ricalcolo, che arriva dopo il passaggio di due consigliere da Rete al gruppo misto, finalizzato a garantire la proporzionalità. Non sono mancate le polemiche con accuse incrociate, in particolare, tra RF e Rete. Le forze politiche hanno indicato i componenti ed ora, una volta reinsediate, tutte le commissioni dovranno nominare il presidente.
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