Napolitano: "Certe le dimissioni di Berlusconi"
- Continuano a ritmo serrato gli incontri del premier a palazzo Grazioli, dopo le annunciate dimissioni successive alla approvazione alla legge di stabilità. Sono da poco arrivati nella residenza romana del premier il ministro della Difesa e coordinatore del Pdl, Ignazio La Russa, e il capogruppo dei deputati Fabrizio Cicchitto. Da oltre da due ore sono riuniti il presidente dei senatori, Maurizio Gasparri, e il suo vice, Gaetano Quagliariello, raggiunti poco dopo dal segretario del pdl Angelino Alfano.
- All'indomani del martedì nero a Montecitorio, dopo il vertice notturno a Palazzo Grazioli, il premier Silvio Berlusconi indica la strada da percorrere dopo il voto che ieri pomeriggio alla Camera l'ha visto perdere la Maggioranza: “si va avanti fino all'approvazione della legge di stabilità con le misure che ci chiede l'Europa, e poi c'é solo il voto anticipato. Non mi ricandido, sono a disposizione del partito, e in pole c'é Angelino Alfano”. Berlusconi parla dopo il voto di ieri delineando scenari futuri: dopo le mie dimissioni si aprirà la fase delle consultazioni e sono sicuro, anche se questo rientra nelle responsabilità del capo dello Stato, che si andrà alle urne. “Io farò quello che il mio partito mi chiederà di fare, con Angelino Alfano ci sarà il famoso cambio generazionale”. Si dice tradito da un mercato vergognoso, spiega di aver fatto il passo anteponendo l'interesse del Paese al suo e accusa l'opposizione di essere succube degli estremismi e dei sindacati di sinistra. E mentre arriva il sì delle opposizioni sulle misure da approvare entro questa settimana o al massimo lunedì il capo dello Stato Napolitano – che ha incontrato Tremonti – ricorda “queste son ore cruciali”. Il maxiemendamento alla legge di stabilità secondo un ultim’ora è atteso nel pomeriggio in Commissione Bilancio del Senato.