Napolitano: il governo Monti “deve andare avanti”
Il Capo dello Stato viene contestato da un gruppo di “indignados” a Bologna, dove riceve una laurea Honoris Causa. Una protesta su cui la condanna è unanime e che non scoraggia Napolitano, il quale rivendica comunque il primato della politica e dei partiti. Non possono essere sostituiti da internet, ribadisce, ma devono “recuperare fiducia candidando persone competenti e trasparenti”. Mentre Napolitano lancia il proprio appello, a Bruxelles Monti partecipa al vertice che dovrebbe archiviare la fase della crisi del debito sovrano aprendo quella per il rilancio della crescita e dell’occupazione coniugandola con il controllo dei conti pubblici. Il presidente del Consiglio, che domani a Parigi riceverà il premio “Uomo dell’Anno”, incassa il plauso del presidente dell’Eurogruppo Juncker per quelle misure “Salva-Italia” considerate, invece, un freno al Pil da Moody’s. Prima del Consiglio europeo straordinario, il professore ha un faccia a faccia informale con Merkel e Sarkozy, che convince sulla sua linea basata su crescita e flessibilità di rientro del debito. E a Roma il Parlamento lavora al taglio dei costi della Politica. L’ufficio di presidenza di Montecitorio vara lo stop alle maxi pensioni dei deputati: dalla prossima legislatura agli onorevoli si applicherà il sistema contributivo, come per tutti i dipendenti pubblici.
Da Roma Francesco Bongarrà