“Atteggiamento desolante e irresponsabile”. E' tranchant Luca Boschi: “Davanti a un Paese che vive problemi contingenti legati al caro-vita; nel pieno della finalizzazione del percorso di Associazione – rileva - Governo e maggioranza sono invece impegnati a discutere della sostituzione del capogruppo di NPR”. E proprio sul recente round negoziale su banche e servizi finanziari incalza: “Solo dalla reazione del leader andorrano si intuisce che la proposta di Bruxelles potrebbe in qualche modo limitare i margini di operatività esterna; dal Governo – osserva - nessuna comunicazione”. E chiede la convocazione, entro la prossima settimana, della Commissione Mista Esteri-Finanze, per relazionare in seduta segreta.
Condivisione, anche con la cittadinanza: la invoca Iro Belluzzi e indica proprio nel mancato rispetto di interventi per un risanamento razionale del sistema bancario il motivo della sua fuoriuscita da NPR. E qui affonda: “Uno spettacolo patetico – dice – stanno perdendo tempo in discussioni sui riposizionamenti, dimenticando il bene comune” e si appella a quanti ancora in maggioranza abbiano “capacità e responsabilità”. Allarmato, ancora, per “quanto poco si rifletta – dice, con riferimento alla lettera di intenti firmata dal Segretario Pedini Amati a Ryad – prima di annunciare investimenti che portano altro debito”.
“Siamo alla fine della legislatura” chiosa Giuseppe Maria Morganti, “con un Governo bloccato, senza progettualità rispetto al contesto - dalla crisi globale al debito pubblico” e anticipa l'impegno di Libera nel creare convergenze attorno ad un progetto-Paese, che inauguri una nuova stagione: “Abbiamo bisogno di grandi passaggi importantissimi. Il primo è sulla democrazia: basta con questa politica della decretazione. Poi c'è un altro grande tema che è quello dell'Europa, il grande tema oggi discusso dall'intero Paese. Ma su questo tema occorre fare chiarezza: innanzitutto, se San Marino potrà utilizzare concretamente i Fondi strutturali europei per il rilancio della sanità, della scuola, del territorio, per fare politiche che possano in qualche maniera aggregare, dare una possibilità di sviluppo a questo Paese e generare quella felicità che tutti auspichiamo”. “Sulla base di questa progettualità, Libera farà la propria politica delle alleanze. Noi abbiamo delle idee, se queste idee saranno condivise da altri partiti, da altri schieramenti potremmo aggregarci con questi; altrimenti, no. Altrimenti, ognuno sta a casa sua”.
Nel video, l'intervista a Giuseppe Maria Morganti, Libera