Negri intercede nel rapporto con l'Italia

Una posizione apprezzata quella di Monsignor Luigi Negri, che con una iniziativa autonoma e personale ha voluto intercedere presso il governo italiano per favorire la riapertura di un dialogo con San Marino. E’ il padre spirituale di questa comunità e al tempo stesso un cittadino italiano. Una duplice veste da lui stesso sottolineata durante l’omelia in Basilica, che gli permette di valutare da un osservatorio privilegiato il cammino compiuto dalla Repubblica. Quei silenzi da Roma, evidentemente, hanno provocano amarezza in Monsignor Negri, che è abituato a dire chiaramente quello che pensa, capace di interpretare il pensiero della comunità e di scegliere acutamente parole e tempi. Il Vescovo di San Marino e Montefeltro ha prima informato il Segretario di Stato per gli Affari Esteri e la Reggenza e poi ha preso carta e penna per sollecitare il Governo italiano a riprendere quel dialogo interrotto. “Nella speranza – ha detto in Basilica – che le mie parole non siano una “vox clamantis in deserto”, una voce che grida nel deserto. Un gesto apprezzato dall’esecutivo sammarinese, come sia il Segretario agli Esteri e sia i Capitani Reggenti, hanno avuto modo di dire subito a monsignor Negri. Considerazioni, le sue, utili alla Repubblica, un tassello ulteriore nel mosaico che da mesi si sta cercando di comporre proprio per riannodare i fili del confronto bilaterale. Ora, dopo anche questa ulteriore sollecitazione, che si aggiunge a quelle più propriamente politiche, si aspetta che da Roma arrivino nuovi segnali. Il ministro Frattini, nel colloquio al Meeting con i Segretari Mularoni e Valentini, aveva confermato che il dialogo resta aperto e ribadito la consapevolezza da parte italiana della volontà sammarinese di proseguire sulla strada della trasparenza e della collaborazione internazionale.

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