Nessun abbandono. Lo staff medico del reparto di chirurgia conferma la permanenza sul Titano
Una rassicurazione e un grido d'allarme che arrivano nello stesso momento. Lo staff di vertice della Chirurgia sammarinese rassicura l'utenza allarmata da voci di volontà di abbandono, circolate in questi giorni. “Resteremo al nostro posto nonostante le allettanti offerte che arrivano da altre parti”. Così Giovanni Landolfo ma anche Elio Jovine e Carlo Daniele, che rappresentano la punta di diamante di un reparto che si è affermato come un vero e proprio fiore all'occhiello della sanità sammarinese. Il contratto del dottor Landolfo scadrà nel 2020 e fino a quella data il suo impegno resterà immutato, anche se elementi di criticità non mancano. Il prossimo 20 febbraio si terrà l'ultima verifica di accreditamento delle nuove sale operatorie e se tutto andrà per il meglio, come si è certi all'Iss, dal giorno dopo si diventerà operativi a livelli ancora più elevati, nella quantità e nella qualità degli interventi. Per gli altri due apprezzati professionisti, Iovine e Daniele si sta lavorando per prolungare la durata annuale della convenzione – spiega il direttore generale, Bianca Caruso – ma gli ostacoli normativi da superare sono numerosi”. E' diventato questo il punto oscuro della sanità sammarinese, l'alto grado di precarietà a cui sono sottoposti medici e paramedici, dopo che i privilegi della prestazione d'opera a San Marino si sono via via assottigliati. “Le tabelle retributive di riferimento – spiega Bianca Caruso – sono inferiori a quelle italiane”. Se a questo si aggiungono gli altri oneri, la minor fiscalità non compensa più il vantaggio. DI qui il rischio di perdere, nel tempo, professinisti fondamentali per il miglior funzionamento dell'Ospedale di Stato. I loro contratti sono rinnovati di anno in anno e questo rischia di allontanarli dal Titano. Non solo: i vertici dell'Iss lamentano anche la mancata autonomia gestionale: il rinnovo dei contratti dei medici passa ancora al vaglio del Congresso di Stato e le sostituzioni anche dei paramedici sono sottoposte ad autorizzazioni da parte della Consulta Sanitari con tempi burocratici sempre più lunghi. Insomma serve snellezza operativa e una maggiore certezza per chi scegli di portare la propria professionalità al servizio della Repubblica. “I sammarinesei che intraprendono la carriera medica e infermieristica – spiga Bianca Caruso – sono troppo pochi e se le cose non cambieranno presto, l'Istituto rischia di chiudere”.
SB
Nel video l'intervista al Segretario di Stato alla Sanità Francesco Mussoni
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