Nessuna indiscrezione sull’esito della riunione del Consiglio dei Ministri
Con il consiglio dei ministri di oggi, è partita ufficialmente la “fase 2” del governo Monti nel segno della crescita e dello sviluppo. Tre ore di riunione per predisporre con la massima attenzione le prossime tappe, buttar giù una tabella di marcia. Sul tavolo, il riordino del sistema fiscale; l’intensificazione della lotta all’evasione; l’avvio della revisione della spesa pubblica; il riordino del mercato del lavoro; la riduzione del cuneo fiscale; liberalizzazioni; infrastrutture. Agenda fitta e piuttosto impegnativa. Tempi ristretti. A partire da gennaio, dunque, questi temi dovranno diventare provvedimenti legislativi. Al termine dell’incontro, il Governo ha eluso le domande dei giornalisti e rimandato alla conferenza stampa di fine anno, in programma domani, per saperne di più sulla lettura che Monti darà dell’azione di governo finora e della prospettiva. Nelle intenzioni del Presidente del Consiglio, ci sarebbe la volontà di trovare un accordo con quasi tutti i partiti. Cresce invece il malumore in seno al Pdl, sempre più critico sull’operato dell’Esecutivo; si accentua, invece, in casa della Lega, che accusa gli ex alleati di essere complici del Governo. Per il leader UDC, Casini surreale l’atteggiamento dei due partiti. Nel frattempo arriva l’aumento delle tariffe autostradali. Dal 1° gennaio 2012 pedaggi più cari di oltre il 3%, con punte che potrebbero sfiorare la doppia cifra per certe tratte.
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