Noi Sammarinesi: chi siamo e cosa vogliamo
Ma è anche vero che per raggiungere questo risultato, al di la dei proclami, occorra una guida salda e di vera garanzia. Non è allora pensabile che si proceda a nomine che non siano espressione reale della volontà degli Aderenti, in virtù di una maldestra concezione del rinnovamento, del cambiamento e di chi più ne ha più ne metta. Perché è inutile e non sarebbe neanche corretto aggirare l’ostacolo. Tutti sanno, per fare un esempio, che se fosse Arzilli il prossimo Coordinatore di NS, sarebbe un indubbio valore aggiunto per il Movimento. Ma allo stesso tempo, come molti pensano anche senza dirlo, il suo nuovo incarico potrebbe trasformarsi in uno tsunami in danno del Movimento stesso e magari con ripercussioni sugli equilibri di governo.
Si tratta in sintesi di conservare un principio che ha caratterizzato fin dall’inizio il cammino, seppur tortuoso, di Noi Sammarinesi: e cioè, quello di essere un Movimento di cittadini liberi. Non un Movimento personale o funzionale ad una gestione “cesaristica”, in virtù di una adesione plebiscitaria al suo leader. Una impostazione questa che potrebbe avere un successo nell’immediato ma che, inesorabilmente, si ritorcerebbe sul Movimento come un boomerang, perché le tensioni non potrebbero che esplodere.
E’ questa, credo, la vera sfida che attente il Movimento l’8 e il 9 novembre prossimo. Soprattutto in un contesto politico molto confuso. E’ a tutti noto, infatti, che il governo attuale, che assomiglia, a mio modo di vedere, ad una pseudo “larghe-intese”, perlopiù in costante pericolo di ulteriori allargamenti, non possa diventare l’orizzonte politico di Noi Sammarinesi. E’ altrettanto noto a tutti che l’Assemblea Congressuale di NS deve, al contempo, 1) -rilanciare il progetto politico del Movimento ancorato saldamente al Centro Destra e 2) -spiegare le ragioni politiche di un governo, che per come mi appare al momento, è retto in modo decisivo e determinato dal Segretario Felici e dal suo partito.
Due elementi che non possono non essere affrontati dall’Assemblea Congressuale ormai alle porte e che inesorabilmente richiederanno un Movimento fortemente unito e determinato.
Henry Bucci