Rifiuti: convocato in settimana l'Osservatorio
Ne ha parlato anche Marina Lazzarini in Aula. Il consigliere di SSD non nasconde la delusione: “potevamo essere modello virtuoso ma siamo fanalino di coda”. In base agli accordi sottoscritti con l'Emilia Romagna, San Marino deve raggiungere entro due anni il 70% della raccolta differenziata. Impegno richiesto per poter aumentare il quantitativo di rifiuti da inviare in Regione. “Siamo invece fermi al 40%”.
Critiche anche al porta a porta. “I risultati – dice la Lazzarini - non sono quelli che ci aspettavamo”. “Il problema – spiega Santolini - è l'estensione su tutto il territorio”. Mancano infatti all'appello i tre castelli più grandi: Borgo, Domagnano e Serravalle. “Con quelli è facile raggiungere le percentuali previste”.
I ritardi sono però legati a filo doppio ad altre questioni, come lo smaltimento dell'umido. L'AASS sta lavorando per implementare l'impianto di San Giovanni. Servirà tempo.
“Intanto – aggiunge il consigliere di Civico10 - sarebbe il caso di lavorare per risolvere i problemi in alcune zone del territorio, come il centro storico di città”. Torna la critica a passate gestioni. “Con un paese piccolo come il nostro – dice – si poteva tranquillamente fare un passaggio unico con un solo appalto ed estenderlo tutto in una volta”.
Ci sono anche altri problemi, come il famoso accordo col CONAI. Questioni che torneranno tutte sul tavolo dell'osservatorio. “La situazione è sotto controllo – assicura Michelotti – stiamo lavorando anche a soluzioni alternative di gestione dei rifiuti, al di là del porta a porta, che rimane il miglior sistema per riciclare andando verso l'economia circolare”.
Nel frattempo Civico 10 sollecita l'Azienda a fare in fretta. “Speriamo che il nuovo direttore – dice Santolini - abbia maggiore sensibilità su questo tema”. E' stato infatti emesso il bando per il sostituto di Valli.
MF