Tutta l'Aula, seppur con sfumature diverse, dice si all'Istanza d'arengo che chiede di porre in essere tutti gli atti necessari per sottoscrivere con gli Stati Uniti d'America gli accordi convenzionali necessari a superare i problemi di doppia imposizione fiscale per i cittadini sammarinesi-statunitensi residenti a San Marino e per ristabilire il rispetto dei principi di equità nel trattamento fiscale e contributivo. All'avvio dell'ultima giornata di lavori del Consiglio Grande e Generale la Reggenza mette al voto gli ordini del giorno presentati da Sinistra Unita e dal partito socialista – e sottoscritti da tutti i gruppi consiliari ad eccezione di Rete – che chiedevano la sostituzione dei consiglieri indipendenti Federico Pedini Amati e Luca Lazzari negli organismi in cui erano stati designati dai gruppi originari di appartenenza. Un ordine del giorno improprio, per Pedini Amati. Il Consiglio non può interpretare le leggi, ha detto rimarcando anche la sua scarsa partecipazione ai lavori delle Commissioni dovuta - ha spiegato - al fatto che sono un libero professionisti. Non starò buono, assicura. Replica il socialista Alessandro Macini ricordando che nella Commissione antimafia Pedini Amati rappresenta solo se stesso e che già nel 97, con un ordine del giorno identico, il Consiglio assunse la stessa deliberazione. Rete spiega di non avere sottoscritto il testo perchè questo modo di affrontare il problema crea grande imbarazzo, soprattutto alla Reggenza. Alla fine si votano i due ordini del giorno. A scrutinio segreto l'Aula fa registrare 46 si e 9 astenuto. Il secondo documento passa a maggioranza con votazione palese.
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