All'indomani dall'approvazione dell'ordine del giorno sul territorio, c'è chi a mente fredda si chiede: stiamo andando verso un nuovo prg? Il Psd parla di nuovo strumento di gestione territoriale e urbanistico “compatibile - spiega il capogruppo Gerardo Giovagnoli - con esigenze del paese profondamente mutate rispetto a quelle del piano regolatore del 92, in particolare rispetto alla semplice edificabilità”. La forma cambia la sostanza? A quanto pare no, nel senso che comunque lo si chiami, si vuole andare verso una nuova gestione urbanistica e territoriale. Cade un tabù: affrontare un tema delicato come questo e parlare di edificabilità sembrava impensabile. La questione è delicata, si toccano nervi scoperti. Le ferite del territorio sono ancora aperte e si scontrano con nuove esigenze della cittadinanza. Nell'attuale prg compare la riserva inespressa del 30% dell'edificabilità. Vale a dire che c'è una parte del territorio che ha avuto l'autorizzazione a costruire. Cosa prevede il futuro? Che verrà rimesso tutto in discussione. Questa percentuale potrebbe essere ridotta, oppure ampliata, riconvertita, redistribuita. Vogliamo un nuovo prg, ma a crescita zero- dice l'associazione Micologica. Il presidente Augusto Michelotti mette in guardia: se verrà fatta una norma generica per tutto il territorio per far costruire sul proprio terreno chi non ha la casa, ci ritroveremo tra dieci anni in una nuova Montecarlo, senza più verde.” Non spetta alla politica – risponde Paride Andreoli – ma al gruppo tecnico definire uno studio e indicare nuovi sviluppi. Il Capogruppo del Ps non capisce tutto questo polverone. “La vera polemica – gli fa eco Marco Gatti - è che siamo in ritardo rispetto agli impegni nei confronti dei cittadini che avevano presentato istanza”. “Se ne discute da anni – dice Marco Podeschi - abbiamo solo chiesto che la politica prenda impegni per arrivare a nuovo piano regolatore.” Si dice stupita Antonella Mularoni dalle reazioni di parte dell'opposizione. “Se grida allo scandalo ad ogni variante e siamo tutti d'accordo che il prg è superato, allora è giunta ora di pensare a cosa fare per il futuro”. Non parla di edificato maggiore ma migliore, partendo dalla valutazione delle criticità. E a chi vede nell'odg una prova di Governo fra Maggioranza e parte dell'opposizione: “con il Ps il percorso è chiaro – dice Marco Gatti, c'è un confronto strutturato e tempistiche certe. Con l'Upr il discorso è diverso, il confronto con l'intera maggioranza è a livello parlamentare”.
Monica Fabbri
I più letti della settimana:
{{title}}
Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy. Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy