Accuse di "privilegi" in graduatoria: Zafferani annuncia verifiche
E qui scoppia il caso perché sul web c'è chi punta il dito contro il mancato rispetto della graduatoria, accusa il Governo di favoritismi, grida allo scandalo. I commenti si moltiplicano, con la diretta interessata diventata suo malgrado oggetto di interesse del popolo della rete. A sua difesa interviene Andrea Zafferani, il Segretario più social del Governo, che risponde agli attacchi in maniera “colorita”, spiegando che la sostituzione di cui si parla è legittima e a norma di legge. La signora – precisa – non solo ha i titoli per svolgere la nuova mansione ma quando era disoccupata si è rimboccata le maniche e ha studiato. Un esempio, insomma, di buona volontà ed impegno. Le polemiche però non si placano, la questione viene anche portata all'attenzione della Reggenza durante l'udienza del Comitato Civico “Rispetto”.
Ieri si giunge all'epilogo. C'è stato uno sbaglio. Lo spiega Zafferani stesso, sempre sui social, parlando di “brutto errore che non sarebbe dovuto accadere”. A farne le spese la moglie del collega congressista – per giorni sulla bocca di tutti – e naturalmente chi in graduatoria era prima di lei e che rischiava di non poter godere di un lavoro a cui – continua Zafferani – “aveva legittimamente diritto”. Il Segretario al Lavoro promette verifiche e assicura che se le cose saranno confermate, verranno attivate le procedure del caso verso chi ha sbagliato. L'ammissione dell'errore non sgonfia però il caso. Sui social la vicenda continua a stuzzicare interesse e pare che si sia formato addirittura un gruppo di donne oltraggiate dal non rispetto della graduatoria.
MF