Le novità della legge elettorale
E’ previsto il premio di “stabilità” – che consiste nell’assegnazione aggiuntiva di seggi, fino ad un massimo di 35, in favore della coalizione vincitrice – per garantire la tenuta parlamentare della maggioranza ed un Esecutivo di legislatura.
E’ vietata, in caso di crisi di governo, la formazione di nuove maggioranze con la partecipazione di forze politiche diverse da quelle che hanno vinto le elezioni. Per tutta la legislatura, dunque, la composizione della maggioranza rispecchierà la volontà del Corpo Elettorale. Se così non fosse la legge impone il ricorso ad elezioni politiche anticipate.
Per contrastare la frammentazione politica è stato istituito il cosiddetto “sbarramento”, e cioè una soglia minima di voti che ciascuna lista deve aver conseguito per poter entrare in Consiglio. In caso di parità, ma in questo caso la presenza di due sole coalizioni rende praticamente impossibile l’opzione, la legge prevede il ballottaggio per stabilire quale delle formazioni, che hanno ottenuto il maggior numero di voti ma non sufficienti consensi per vincere le elezioni al primo turno, costituirà la maggioranza di Governo. Le altre novità riguardano: la “quota rosa” nelle liste di candidati, la dichiarazione dei redditi percepiti dai candidati e norme penali per chi viola la libertà di voto.