NPL Delta: per l'opposizione i cittadini saranno chiamati a "pagare il conto"
Non è la prima iniziativa comune delle opposizioni, quella che ieri sera si è tenuta a Domagnano per parlare dei crediti Delta. "Questa maggioranza", ironizza il capogruppo di Rete Matteo Zeppa, "è riuscita a unire il diavolo e l'acqua santa. Non è in atto una nuova coalizione", puntualizza, quanto piuttosto "un serrate i ranghi davanti al dispotismo di Adesso.sm". "Fino al 7 dicembre del 2016", ricorda Zeppa, "la questione Npl doveva essere gestita internamente. Da gennaio 2018 non è più così". "Con la nascita del governo", aggiunge Iro Belluzzi del Psd, "è capitato come per gli eventi alberoniani: un gruppo di cittadini, per acquisire potere, apre la strada a chi vuole conquistare il Paese".
Marco Gatti, del Pdcs, ripercorre tecnicamente la vicenda e, per gli Npl di Cassa sintetizza: "dai 598 milioni iniziali si è scesi a 148 milioni venduti poi per 109. L'operazione", sottolinea, "ha regalato quasi 200 milioni". "Questo", aggiunge Alessandro Mancini del Ps, "perchè sono stati svenduti al 7% quando una circolare di bankitalia dice che, in caso di cessione, gli Npl si mettono sul mercato al 20%. Dell'asta", ricorda, siamo venuti a conoscenza dalla stampa italiana. Fino a inizio anno Celli parlava ancora di good e bad bank. La magistratura", puntualizza, "sta verificando come è stato redatto il bilancio 2016 di Cassa di Risparmio. Oggi, con la cessione degli Npl, non possiamo però fare più niente. Il deficit resta di 530 milioni e certamente non basterà una patrimoniale per risolverlo."
Relatori della serata: Iro Belluzzi (PS), Alessandro Mancini (PSD), Tarcisio Corbelli (MDSI), Marco Gatti (PDCS), Matteo Zeppa (RETE) e Giovanna Cecchetti (gruppo misto).