Nps e Psrs scettici sul sì del Psd

Nps e Psrs scettici sul sì del Psd.
Non raccoglie commenti entusiastici il sì del Psd al tavolo del Partito socialista, che pure è stato giunto all’unanimità: Socialriformisti e Nps sono scettici. “Questo tira e molla sta diventando ridicolo”. Il presidente del Nuovo partito socialista Antonio Volpinari non usa mezzi termini nei confronti di Socialisti e Democratici, e spiega: “E’ un loro diritto tentare di non spaccare il partito, ma non possono votare contro la rinascita del Partito socialista e poi dire sì all’unanimità, sullo stesso argomento, solo 15 giorni dopo: non ci convincono – aggiunge – Non dico stiano tentando di sabotare il nostro progetto, ma qualche personaggio magari vuole rendergli la vita difficile”. Il Nuovo partito socialista si siederà in ogni caso al tavolo per discutere, “lo abbiamo proposto noi – conclude Volpinari – chiaro che noi ci saremo, poi vedremo cosa verrà fuori”.
Dubbi e perplessità arrivano anche da Simone Celli, segretario dei Socialriformisti: “La nostra posizione è molto chiara, vogliamo dar vita ad un partito autenticamente socialista, senza aggettivi – puntualizza – ma ci sono ancora tantissimi aspetti da chiarire, la prima riunione dell’esecutivo sarà la sede giusta per fare quella chiarezza necessaria affinché la rinascita socialista possa assumere concretezza”. Il riferimento, neanche troppo velato, è alle caratteristiche che secondo il Psd dovrebbe avere il nuovo partito: un contenitore giudicato anche troppo ampio, in cui sembrano trovar spazio fin troppe anime.

Francesca Biliotti

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