Ns replica a C10: Incantatori di serpenti
Da lì è partito il lavoro – dalla creazione della normativa sulle start up alla ricerca e ristrutturazione della sede, fino alla creazione del bando ecc..- che ha portato lo scorso maggio all'inaugurazione dell'incubatore: una struttura del genere non si crea certo da sola sulla base di un emendamento, ma c'è dietro un lavoro che, ribadiamo, è partito ben prima che Civico 10 nascesse. Ma la migliore risposta la daranno, entro poche settimane, i 6 contratti d'incubazione con altrettante imprese che si stanno costituendo per entrare nell'incubatore.
Ma, come abbiamo già scritto nel comunicato di ieri, evidentemente Civico 10, togliendo il finanziamento all'incubatore, vorrebbe chiuderlo e fare in modo che queste sei imprese vadano ad insediarsi da qualche altra parte, magari in Austria o in Irlanda. Non è questione di 'generosità' e di non meglio specificate consulenze, come C10 scrive in maniera approssimativa e poco approfondita, ma si tratta di un finanziamento che garantisce il sostentamento all'incubatore e soprattutto la sua pubblicità, per far sì che dopo il primo, positivissimo bando di selezione, siano sempre di più le idee innovative che vengono a cercare casa a San Marino.
Per quanto invece riguarda il resto dei finanziamenti per il progetto più complessivo del Parco Scientifico Tecnologico, invitiamo nuovamente ad andare sul sito della Segreteria Industria e scaricare la risposta all'interpellanza di Rete del 2013, che contiene una spiegazione ampia e dettagliata della consulenza di Polo Navacchio.
Innovazione e ricerca sono due punti di riferimento imprescindibili per costruire un nuovo modello economico per il nostro paese: è questo il principio da cui parte il progetto del Parco Scientifico Tecnologico, che per la sua natura di progetto a medio-lungo termine incontra purtroppo la difficoltà di essere compreso a fondo da parte della cittadinanza. E incontra anche, da parte di qualcuno, la non volontà di essere approfondito e capito e la preclusione a priori per motivi ideologici. Ma non ci faremo certo abbattere da chi deride e si schiera contro questo progetto, tutt'altro: questo ci dà ancora più motivi per supportare la Segreteria di Stato per l'Industria e per contribuire a spiegare e far comprendere la portata di questo progetto. Perchè questo è ciò che consideriamo serietà: essere coerenti con sé stessi nel portare avanti azioni e progetti per il bene del paese piuttosto che urlare falsità ai microfoni del Consiglio per pura propaganda.