A poche ore dal voto in Consiglio, su squadra e programma, la coalizione Psd, Ap, Sinistra Unita e Democratici di Centro, al primo appuntamento con la stampa, appare compatta e decisa. La dialettica interna ai partiti - in particolare al Psd - e le divergenze emerse alla vigilia della seduta consiliare – segnatamente le dichiarazioni contro Pier Marino Mularoni, da parte di Vanessa Muratori - vengono minimizzate come polemiche già chiuse e alle spalle.
Tutti gli esponenti della nuova maggioranza hanno tessuto le lodi della nuova legge elettorale, come spartiacque tra il vecchio e il nuovo sistema, quasi fosse un passaggio da una Repubblica all’altra. Sul programma di governo, poche parole. Due i temi che vengono indicati come determinanti e qualificanti: il gioco, con la riduzione a una sola società e una sola sede gestita interamente dallo stato e “condotta” da un’altra società a larga maggioranza statale, aperta all’azionariato popolare; e la normativa su residenze e soggiorni, che dovrà prevedere il contingentamento, regole più chiare, stop alle residenze di comodo ma anche il rilascio della residenza a figure professionali di cui le imprese hanno necessità.
Ai partiti del Gruppo di coordinamento e in particolare al Pdcs viene imputata una maniera vecchia di fare politica mentre i Sammarinesi per la Libertà, il Nuovo Partito Socialista e gli Europopolari continuano ad essere considerati partner possibili per la coalizione di centro sinistra che dovrà presentarsi alle prossime elezioni. Una coalizione che, in prospettiva, potrebbe evolversi dando vita ad una sua configurazione in termini organizzativi e simbolici.
Tutti gli esponenti della nuova maggioranza hanno tessuto le lodi della nuova legge elettorale, come spartiacque tra il vecchio e il nuovo sistema, quasi fosse un passaggio da una Repubblica all’altra. Sul programma di governo, poche parole. Due i temi che vengono indicati come determinanti e qualificanti: il gioco, con la riduzione a una sola società e una sola sede gestita interamente dallo stato e “condotta” da un’altra società a larga maggioranza statale, aperta all’azionariato popolare; e la normativa su residenze e soggiorni, che dovrà prevedere il contingentamento, regole più chiare, stop alle residenze di comodo ma anche il rilascio della residenza a figure professionali di cui le imprese hanno necessità.
Ai partiti del Gruppo di coordinamento e in particolare al Pdcs viene imputata una maniera vecchia di fare politica mentre i Sammarinesi per la Libertà, il Nuovo Partito Socialista e gli Europopolari continuano ad essere considerati partner possibili per la coalizione di centro sinistra che dovrà presentarsi alle prossime elezioni. Una coalizione che, in prospettiva, potrebbe evolversi dando vita ad una sua configurazione in termini organizzativi e simbolici.
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