La nuova Legge di Bilancio discussa in Congresso di Stato nell'ultima riunione pre-natalizia
Il percorso per la sua adozione è stato tortuoso e complesso, segnato da critiche, polemiche e sollevamenti di piazza. Per il Governo la Legge di Bilancio appena licenziata è asciutta e snella, concentrata sui conti dello Stato e l’economia sammarinese dei prossimi anni. “Niente addizionali né patrimoniali - rileva il Segretario di Stato alle Finanze, Giancarlo Capicchioni – abbiamo lavorato nel solco della riforma fiscale, i cui effetti vedremo solo con le dichiarazioni dei redditi di maggio, e questo ci ha consentito di non gravare ulteriormente sulle imposte”. Il disavanzo dei conti pubblici si attesta sui 14 milioni di euro, ma il Governo è fiducioso per una chiusura a pareggio nel consuntivo 2015, agendo anche sulla contrazione della spesa. Fra gli aspetti qualificanti il sostegno ai conti dello Stato e la prospettiva di rilancio del paese, attraverso una serie di investimenti. Il riferimento è all'Ordine del Giorno approvato insieme alla Legge di Bilancio, che mette e a disposizione 30 milioni di euro da destinare ad interventi infrastrutturali, per i prossimi tre anni. Opere considerate strategiche che avranno il merito di rimettere in moto l'economia e favorire la ripresa. Si va dal nuovo Campus scolastico al Polo Museale, dal Parco Scientifico all'Aeroporto di San Marino, al posto dell'aviosuperficie di Torraccia. Poi interventi rdi riqualificazione a Borgo e Città, zone ricnosciute patrimonio dell'Unesco. E ancora il completamento dell'Ospedale e la creazione del Polo della Sicurezza, dove collocare le diverse forze dell'ordine. “Progetti ambiziosi – riconoscono i Segretari Mularoni e Arzilli – sui quali si lavorerà anche in sinergia con il capitale privato. Un segnale forte e chiaro della volontà di guardare avanti, di ridare fiducia al Paese, di aumentare la sua competitività”. Per il Segretario al Turismo, Lonfernini, un bilancio “reale e compatibile sia con i tempi, sia con il Paese, dove prevalgono concretezza e razionalità. Un motore per la ripresa del Paese”.
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