Nuovo appello di Giorgio Napolitano alla solidarietà e al confronto tra le idee
"In Italia il Parlamento non è condannato ne è destinato a sparire, né ad un esercizio povero delle sue facoltà". Parola di Giorgio Napolitano che, il giorno dopo il suo appello a tutte le forze politiche ad abbassare i toni, ribadisce di sentire la "responsabilità di chi ha la fiducia di tutti gli italiani". Il presidente della Repubblica sostiene di fare come può ciò che deve secondo la costituzione: parole che suonano come una risposta a Silvio Berlusconi, che aveva auspicato un aumento dai poteri del presidente del consiglio a scapito di quelli del Quirinale. Unanime il plauso a Napolitano di maggioranza e opposizione: arriva anche dalla Lega, particolarmente grata al presidente della Repubblica per aver licenziato il federalismo che, secondo il capo dello Stato, non può essere soltanto fiscale ma deve diventare anche politico ed amministrativo. E Berlusconi nega di ambire a sua volta alla presidenza della Repubblica, con il ministro Alfano che ne annuncia la candidatura al anche alle politiche delle 2013. "Penso a governare ad impedire che le sinistre possano tornare a Palazzo Chigi", dice il presidente del Consiglio annunciando uno stop alle demolizioni delle case abusive a Napoli per il 2011 e ribadendo l'impegno per la riforma della giustizia e del fisco. Intanto per le comunali la tensione resta alta. Soprattutto a Milano dove Bossi e perfino esponenti del Pdl non sono d'accordo con l'attacco del sindaco Moratti allo sfidante Pisapia, che ha accusato di avere frequentato terroristi. Tra i due finirà in tribunale, ma nel centrodestra c'è chi teme ripercussioni sul voto.
Francesco Bongarrà
I più letti della settimana:
{{title}}
Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy. Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy