Hanno giurato scegliendo la formula sui vangeli, sugli statuti oppure sull’onore. Intorno alle 11.00, il giuramento dei Segretari di Stato in ordine alfabetico. Primo il Segretario al turismo, Antonello Bacciocchi, seguito dal neo Segretario alla sanità Mauro Chiaruzzi, successivamente Valeria Ciavatta che ha giurato sui vangeli, mentre il Segretario Ivan Foschi, riconfermato nell’incarico ha giurato con la mano sul cuore. È stata poi la volta del Segretario alle finanze e bilancio, confermato Stefano Macina. Di seguito il Segretario all’industria e artigianato, Tito Masi, anche lui confermato nell’incarico, così come Francesca Michelotti, poi il nuovo entrato nella coalizione di governo Pier Marino Mularoni, che assume l’incarico alla Segreteria al lavoro, gli ultimi a giurare il Segretario al territorio Marino Riccardi e agli esteri Fiorenzo Stolfi, entrambi riconfermati negli incarichi.
È stata poi la volta del giuramento dei consiglieri neo eletti, che subentrano, come previsto dalla legge. Hanno giurato dopo la formula letta dal Segretario agli interni, davanti ai Capitani Reggenti: in ordine alfabetico Antonio Carattoni, Pietro Faetanini, Livia Leardini, Lorenzo Lonfernini, Augusto Michelotti, Stefano Palmieri, Federico Pedini, Massimo Rossini, Andrea Zafferani e Guerrino Zanotti. Per otto di loro si tratta di un ritorno sugli scranni, dai quali erano usciti dopo la decadenza del governo, mentre ci sono due nuove entrate: Andrea Zafferani e Lorenzo Lonfernini. Quest’ultimo subentra al posto di Pier Marino Mularoni ma di fatto nelle file degli Europopolari.
È stata poi la volta del giuramento dei consiglieri neo eletti, che subentrano, come previsto dalla legge. Hanno giurato dopo la formula letta dal Segretario agli interni, davanti ai Capitani Reggenti: in ordine alfabetico Antonio Carattoni, Pietro Faetanini, Livia Leardini, Lorenzo Lonfernini, Augusto Michelotti, Stefano Palmieri, Federico Pedini, Massimo Rossini, Andrea Zafferani e Guerrino Zanotti. Per otto di loro si tratta di un ritorno sugli scranni, dai quali erano usciti dopo la decadenza del governo, mentre ci sono due nuove entrate: Andrea Zafferani e Lorenzo Lonfernini. Quest’ultimo subentra al posto di Pier Marino Mularoni ma di fatto nelle file degli Europopolari.
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