Nuovo Governo: "Nel programma niente casinò"
E si parte dalla moratoria dei giochi. “Nel prossimo Governo – annunciano – non si spenderà tempo a discutere di casinò o di nuove regole per i giochi della sorte. L’argomento non entrerà in alcun modo nel programma e nulla si farà per cambiare le regole esistenti. Un passo in avanti verso la chiarezza, considerato che su questo tema si sono articolati scontri e confronti piuttosto pesanti”. A chi fa notare la ristrettezza dei numeri rispondono evidenziando la compattezza politica della coalizione, il diverso rapporto che intendono istituire con le opposizioni e l’apertura verso chi non fa ancora parte della coalizione.
“Insomma si parte da noi – spiega Alessandro Rossi – si deve avere la forza di crederci. Non si fa un Governo per stare al Governo – afferma – ma per fare le cose, e noi siamo aperti alla collaborazione di chi a queste intende collaborare”. Il riferimento è a quella volontà allargata di cambiare il modo di fare politica che hanno registrato nei colloqui con le altre forze.
“Si apre definitivamente una nuova fase – sottolinea Giovanni Lonfernini – nella costruzione dei due schieramenti previsti dalla legge elettorale. Guarderemo con interesse a chi con noi intenderà collaborare, condividere il progetto politico. E questo – aggiunge – è un elemento di novità. Ci aspettiamo – continua Lonfernini – di vedere calare la maschera di chi creerà uno schieramento alternativo al nostro e di chi ancora non ha deciso da che parte stare”. Tre i punti fondamentali su cui intendono articolare la loro azione: dare risposta alle emergenze, e tra queste la priorità è nel rapporto con l’Italia, e nello sviluppo economico del Paese; dare piena attuazione alla costruzione delle coalizioni e modificare il rapporto con le opposizioni, coinvolgendole pesantemente nella definizione dei tempi importanti per il Paese.
“Quello che nasce – gli fa eco Monica Bollini – è un Governo coeso politicamente, che intende arrivare a fine legislatura e questi sono due dei tre punti che chiedevamo. Il terzo, quello della solidità dei numeri, non c’è al momento, ma il percorso aperto lascia intravedere interessanti spiragli. Poi c’è l’aspetto della compattezza. Il limite dei numeri – spiega Monica Bollini – si trasforma in un deterrente alla mancanza di dialogo, favorisce il confronto continuo e la condivisione assoluta”. Insomma sono ottimisti, per riprendere un aggettivo in questi giorni reiterato, e si preparano alla sfida che li attende, praticamente da subito.