Gli onorevoli Baldassarri e Marchioni su rapporto Italia-San Marino
“I problemi – dichiara Mario Baldassarri (Pdl) – sono sia tecnici che politici e continuo a pensare che l’accordo di cooperazione tra Italia e San Marino debba essere l’obiettivo finale. San Marino – prosegue Baldassarri – potrebbe essere l’offshore italiano, chiaro, trasparente, utile per lo sviluppo reciproco delle attività produttive nell’ambito di una prospettiva che è l’Unione Europea”.
“Credo - aggiunge il senatore - che nel rapporto bilaterale Italia-San Marino ci sia un mare di possibilità economiche da sviluppare. San Marino può offrirsi come sponda seria per la Repubblica Italiana. In fondo in Europa ci sono tanti esempi di questo tipo come Monaco per la Francia, Andorra per la Spagna, Liechtenstein per Austria e Germania. Gli affari normali, legali, sono enormemente di più in termini di prospettiva, degli affari loschi”.
Per Baldassarri una delle opportunità potrebbe essere l’apertura di banche offshore di San Marino, trasparenti, regolari, nel porto di Ancona o di Ravenna e cioè la porta sull’Adriatico verso i Balcani e l’Oriente.
Per Elisa Marchioni (Pd) la chiave della soluzione nei rapporti tra i due stati è la ratifica dell’accordo bilaterale. “Credo – dichiara Marchioni – che questo non sia impossibile e che la discussione sia in stato avanzato”. “Tra i nodi da definire - afferma la deputata del Pd - il segreto bancario e l’anonimato di alcune forme societarie. Noi - conclude - siamo per chiarire questi aspetti così da consentire a questi due territori una collaborazione più serena anche in considerazione del fatto che a San Marino lavorano 6000 frontalieri italiani”.